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“Sei una befana”: maestre insultano bimba down di 4 anni e picchiano i suoi compagni

Due maestre di una scuola dell’infanzia di Colorno, in provincia di Parma, sono state condannate in primo grado per maltrattamenti su undici alunni, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, certificati dalle immagini riprese dalle telecamere nascoste nell’istituto. Tra i casi più gravi, quello di una piccola disabile apostrofata come “befana”.
A cura di Ida Artiaco
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Maltrattata, insultata e picchiata dalle sue maestre d'asilo. È finito con la condanna al carcere per due insegnanti l'incubo di una bambina down di 4 anni che, insieme ad altri dieci compagni della scuola Belloni di Colorno, in provincia di Parma, tutti di età compresa tra i 3 e i 5 anni, è stata vittima delle vessazioni di Anna Pierina Smaldone e Giuseppa Genovese, condannate rispettivamente a tre anni e quattro mesi e a due anni e mezzo per maltrattamenti su minori. I fatti risalgono allo scorso mese di maggio, ma soltanto negli ultimi giorni, e precisamente il 29 gennaio, è arrivata la decisione della sentenza di primo grado, che ha anche stabilito risarcimenti per 126mila euro.

Le due erano state arrestate al culmine dell'inchiesta condotta dai carabinieri e ribattezzata "Bad Teachers", partita dopo la denuncia di una mamma, preoccupata per il comportamento della figlia, diventata aggressiva e violenta. Quello che gli investigatori hanno scoperto, dopo aver visionato numerosi filmati ripresi da una telecamera nascosta posizionata nella classe, è stato un vero e proprio incubo, con insulti, percosse, schiaffi, spintoni e oggetti scagliati a terra e contro le giovani vittime. I casi più clamorosi registrati dalle videocamere sono quelli di un bambino a cui una delle maestre sbatteva più volte il braccio contro un tavolo e della piccola disabile apostrofata come "befana".

Ora le due insegnanti avranno la possibilità tramite i propri legali di ricorrere in appello. Intanto, in loro favore si schiera però da subito il sindacato Gilda degli insegnanti, che auspica, come si legge in una nota, "un ulteriore ridimensionamento della sentenza ed un intervento del legislatore perché ci sia un metro unico di giudizio sul comportamento degli insegnanti".

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