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Sei anni fa il naufragio della Costa Concordia. Morirono 32 passeggeri

Alle 32 vittime si aggiunse il sommozzatore spagnolo Israel Franco Moreno, morto per dissanguamento durante le operazioni di recupero del relitto.
A cura di Redazione
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Si terrà alle 21.30 di questa sera, 13 gennaio, la messa a suffragio nella chiesa Mamiliano e Lorenzo sull'Isola del Giglio in memoria del naufragio della Costa Concordia, la più grande nave passeggeri mai naufragata nella storia in termini di tonnellaggio. La commemorazione si chiuderà con le sirene delle navi che risuoneranno sull'Isola del Giglio alle 21.45, ora dell'impatto con gli scogli che nel 2012 provocarono il parziale inabissamento della nave da crociera. Partecipano alla cerimonia alcuni personaggi pubblici, tra cui il Capo della polizia Franco Gabrielli e il comandante Gregorio de Falco.

Il naufragio della Costa Concordia fu causato dall'urto dello scafo con gli scogli delle Scole nell'esecuzione dell' "inchino", la rischiosa (e vietata) manovra che portò la nave ad avvicinarsi troppo all'Isola. Alle 21.45 del 13 gennaio 2012 l'impatto, a seguito del quale il lato destro della Concordia cominciò rapidamente ad imbarcare acqua e immergersi. A bordo si trovavano 3.216 passeggeri, dei quali 32 morirono e 110 furono i feriti. Nelle complesse operazioni finalizzate a predisporre la rotazione del relitto, il 1 febbraio 2014, morì il sommozzatore spagnolo Israel Franco Moreno. Causa del decesso fu il dissanguamento per una ferita ad una gamba rimasta incastrata tra le lamiere.

È stato riconosciuto colpevole di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, naufragio e abbandono di nave il comandante Francesco Schettino, condannato in appello e cassazione a 16 anni di reclusione e all'interdizione da tutte le professioni marittime per 5 anni. Ad altri imputati è stato invece accordato un patteggiamento.

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