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Scuola, Ocse: in Italia meno iscritti alle superiori e stipendi dei prof più bassi

Secondo un rapporto Ocse in Italia aumenta la sfiducia dei giovani nel sistema scolastico perché resta molto difficile trovare lavoro.
A cura di Antonio Palma
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In Italia ci sono sempre meno iscritti alle scuole superiori perché i giovani non hanno più fiducia nei confronti dell'istruzione a causa della difficoltà a trovare lavoro. È quanto emerge dal rapporto Ocse “Uno sguardo sull'Istruzione 2014”. Secondo il rapporto in Italia infatti tra il 2010 e il 2012 la quota dei 15-19enni non iscritti nel sistema di istruzione è aumentata e solo il 47% dei 18enni si iscrive all'Università, contro una media Ocse del 58%. Nel rapporto si sottolinea che nonostante l’Italia negli ultimi anni abbia registrato aumenti significativi del livello d'istruzione, i valori restano comunque inferiori alla media Ocse. Il nostro Paese infatti resta nel gruppo di coda dei Paesi Ocse, 34esimo su 37 Paesi per numero di laureati e quartultimo come numero di diplomati. A differenza degli altri Paesi, invece, in Italia sono meno marcate le differenze di genere nelle diverse aree disciplinari universitarie. Ad esempio il 40% delle nuove lauree in ingegneria è stato conseguito da donne, contro il 28% della media Ocse. Nel rapporto si sottolinea anche come a luglio, l'Italia è stato l'unico Paese dell'eurozona a riscontrare un aumento rilevante della disoccupazione e che la disoccupazione giovanile in Italia resta eccezionalmente alta.

Stipendio degli insegnanti diminuito

Altro dato rilevante è che tra il 2008 e il 2012 le buste paga degli insegnanti delle scuole elementari e medie sono diminuite in media del 2%. Inoltre a causa dei tagli alla spesa che ci sono stati nel nostro Paese, è aumentato il numero medio di studenti per docente. In questo modo l’Italia si è avvicinata alla media Ocse, ora infatti il rapporto è di 1 docente ogni 12 alunni, mentre la media Ocse è di 1 ogni 15 alunni nella scuola primaria e 1 ogni 14 nella scuola media. Nel rapporto si evidenzia che per far aumentare il rapporto studenti-insegnanti, è stato necessario ridurre il numero dei professori bloccando il turn over. In questo modo però è aumentata la percentuale di insegnanti over 50, arrivando ad avere la percentuale più alta di tutti i paesi Ocse.

Leggermente migliorato il livello di istruzione degli italiani

In generale, secondo il rapporto, sembra migliorato il livello di istruzione degli italiani anche se resta ancora al di sotto della media Ocse. Tra il 2003 e il 2012 è diminuita dal 32% al 25% la percentuale dei quindicenni che ottengono un punteggio basso ai test di matematica. Inoltre, i 25-34enni italiani ottengono migliori risultati in lettura e matematica rispetto alle generazioni precedenti. Questo miglioramento secondo  l’Ocse deriva da una migliore istruzione di base rispetto al passato.

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