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Scuola, la denuncia dei sindacati: “Mancano 30mila prof di sostegno”

Inizio con polemiche del nuovo anno scolastico. Nove milioni di studenti in questi giorni stanno tornando sui banchi ma proseguono le critiche alla Buona scuola di Renzi.
A cura di Susanna Picone
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Sono nove milioni gli studenti che tra ieri, oggi e domani stanno tornando sui banchi per il nuovo anno scolastico. Il saluto e l’augurio a tutti loro è arrivato ieri da parte della ministra dell’Istruzione Stefania Giannini che ha detto di aver lavorato affinché tutti siano protagonisti, ma a tenere banco un po’ per tutti restano le polemiche sulla riforma Buona scuola. Mentre il premier Matteo Renzi sottolinea quanto di buono è stato fatto, i sindacati denunciano ad esempio la mancanza degli insegnanti di sostegno.

Per la Cgil mancano 30mila insegnanti di sostegno – Come ricostruisce il Corriere, che manchino insegnanti di matematica alle medie e insegnanti di sostegno, nelle scuole di Milano e in tutto il Nord, lo rilevano le segnalazioni degli uffici scolastici regionali. Ci sono gli insegnanti del Sud che hanno rinunciato alla cattedra e hanno preferito una supplenza annuale vicino casa piuttosto che il trasferimento. A Milano sarebbero 60 le famiglie che minacciano ricorso perché mancano 1.818 prof di sostegno, a Torino su 181 posti hanno accettato solo 39 insegnanti, e a Genova su oltre 400 professori che dovevano arrivare se ne sono presentati 50. Le prime fasi del piano di assunzioni hanno messo in ruolo 14 mila insegnanti dedicati ai disabili, ma il ministero dell’Istruzione ha ammesso che non copriranno i posti vuoti in Lombardia, Piemonte e Veneto. Secondo le stime della Cgil c’è un’enorme discrepanza tra ciò che servirebbe ai 210 mila alunni con handicap e quello che offrono le scuole: per il sindacato mancano appunto 30 mila insegnanti di sostegno.

Assemblea a Firenze contro la riforma – Intanto oggi in duemila, fra docenti e personale Ata, stanno partecipando all'assemblea di Firenze indetta da Flc-Cgil, Cisl Scuola, Snals-Confsal, Gilda-Unams e Cobas Scuola contro la riforma sulla scuola varata dal governo. “È la risposta migliore che la scuola poteva dare”, hanno affermato i sindacati dal palco dell'Obihall. Il sindaco Dario Nardella, che ha aspramente criticato l'iniziativa in questi giorni, è stato attaccato in apertura dei lavori. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in occasione del primo giorno di scuola ha detto da parte sua di augurarsi che la riforma possa funzionare. “Mi auguro che le normali difficoltà, le polemiche che accompagnano ogni riforma – ha aggiunto – producano davvero quella sistematizzazione e stabilizzazione del precariato nella scuola, e producano anche quell'autonomia scolastica al servizio delle famiglie, degli insegnanti, e soprattutto dei ragazzi”.

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