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Scuola Diaz, chiesti tre anni di carcere per l’ex questore Colucci

Colucci avrebbe detto il falso a proposito della sanguinosa irruzione nella scuola durante il G8 di Genova, per coprire responsabilità dei vertici della polizia, in particolare l’allora capo Gianni De Gennaro.
A cura di Biagio Chiariello
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In galera per 3 anni. E' la richiesta del pm Enrico Zucca per l'ex questore di Genova Francesco Colucci, accusato di avere reso falsa testimonianza al processo per i fatti della scuola Diaz durante il G8 del luglio 2001. Secondo l'accusa Colucci avrebbe ritrattato una sua precedente testimonianza in aula sulla sanguinosa irruzione della polizia di stato nella scuola genovese, per proteggere l'allora capo della polizia Gianni De Gennaro, oggi Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi. Per quei fatti la Corte di Cassazione ha già condannato in via definitiva per falso, calunnia e lesioni 25 funzionari, tra cui alcuni tra i massimi vertici della Polizia italiana. Il pm chiede, inoltre che non siano concesse a Colucci le attenuanti generiche.

I ricordi "confusi" del questore Colucci – De Gennaro era imputato assieme all'ex capo della Digos Spartaco Mortola per istigazione alla falsa testimonianza proprio dell'ex questore di Genova. I due, assolti in primo grado, erano stati in seguito condannato in appello per essere definitivamente assolti in Cassazione. A Colucci è contestata una dichiarazione resa il 3 maggio 2007 in cui l'imputato ha ritrattato alcune frasi rese durante le indagini preliminari. In pratica Colucci  avrebbe prima affermato e poi negato che Roberto Sgalla, l'allora responsabile delle relazioni con la stampa, fosse stato mandato alla Diaz su ordine di De Gennaro. Nel corso del processo, inoltre, Colucci aveva indicato come responsabile dell'intera operazione della sera del 21 luglio 2012 alla Diaz Lorenzo Murgolo, la cui posizione era stata archiviata. Nel settembre 2010, invece, l'ex prefetto Ansoino Andreassi affermo invece che Murgolo in quell'occasione ebbe un ruolo marginale, con compiti di ordine pubblico fuori della zona rossa e nessun reparto a disposizione.

"Non si possono servire due padroni, ma uno solo" – «Colucci fa un salto nel buio – ha detto il pm Enrico Zucca nel corso della lunga requisitoria – sceglie di servire il Corpo e la divisa e non le leggi della Costituzione. Ma purtroppo non si possono servire due padroni ma solo uno. Fa marcia indietro aggiustando la sua testimonianza. Colucci rivestiva un ruolo istituzionale e anche fondamentale perché la sua testimonianza doveva servire a ricostruire la catena di comando, il ruolo di ciascuno e il movente».

Le altre richieste – Gli avvocati di parte civile Lea Fattizzo di Torino ed Emanuele Tambuscio di Genova hanno chiesto la condanna di Colucci, il risarcimento dei danni morali e una provvisionale di 5 mila euro per ciascuno mentre l'avvocato Emilio Robotti che assiste i giuristi democratici, oltre alla condanna a tre anni ha chiesto il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali. Il processo è rinviato al 20 novembre quando parleranno i difensori di Colucci, gli avvocati Maurizio Mascia e Gaetano Velle.

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