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Scrive al medico che le ha salvato la vita: lui le fa una sorpresa commovente

Ashli Taylor, 15 enne americana, è stata costretta a sottoporsi ad un trapianto di fegato urgente quando non aveva neanche un anno di vita. La donatrice è stata la madre. Se finora aveva potuto ringraziare la genitrice, non era mai riuscita a dire “grazie” anche al suo dottore…
A cura di B. C.
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Ashli ​​Taylor, di Temple, Texas, non aveva nemmeno un anno quando è stata costretta ad andare sotto i ferri e sottoporsi ad un trapianto d'urgenza al fegato. Grazie alle competenze del suo chirurgo, Robert Goldstein, e l’incredibile la decisione della madre di donare parte del suo fegato alla figlia, la ragazza si è salvata miracolosamente. La 15enne era troppo giovane per ricordare l'uomo che ha contribuito a salvare la vita. E così ha deciso di scriversi una lettera e lui è rimasto talmente sorpreso da volerle fare una sorpresa alla Temple High School, frequentata dall’adolescente: un incontro davvero commovente che ha fatto sciogliere in lacrime tutti i presenti, come scrive il Daily Mail. “Indovina chi sono?” le ha detto il Dr. Robert Goldstein, specialista in trapianti alla Baylor Scott & White di Dallas. “'Ashli, sono il chirurgo di tua madre” ha detto il medico. “Mi hai scritto una lettera ed è stato fantastico”. La ragazzina è stata immediatamente sopraffatta dall'emozione. “Non mi aspettavo questo, ma gli sono davvero grata” ha detto Ashli al ​T​emple Daily Telegram dopo la sua visita.

Ashli soffriva di cirrosi congenita quando era nata. A pochi mesi d'età, era stata inserita nella lista nazionale per i trapianti in attesa di un fegato nuovo. Ma nei mesi successivi è peggiorata pericolosamente: la bimba aveva bisogno di un trapianto immediato di fegato. Era il settembre del 2001 e gli Stati Uniti avevano appena subito l'attacco terroristico che ha cambiato per sempre la loro storia. I voli erano bloccati e visto che l'organo di Ashli si trovava in un altro Stato, non sarebbe arrivato in tempo per essere trapiantato. La mamma non ci ha pensato su due volte: dopo aver scoperto che il suo organo era compatibile con la figlia, è entrata subito nella sala operatoria del Baylor University Medical Center di Dallas, affidandosi alla mani del dottor Goldstein. Ashli si è subito ripresa e, nonostante qualche difficoltà, oggi sta bene. “Finora potevo ringraziare solo mia madre, ora ho potuto ringraziare anche lui” dice Ashli.

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