1.204 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Scontro treni, parenti delle vittime: “Per il risarcimento chi hanno chiesto il biglietto”

I parenti delle vittime e i feriti hanno comunicato che per ottenere il risarcimento è necessario aver conservato il titolo di viaggio di quel maledetto 12 luglio.
A cura di Davide Falcioni
1.204 CONDIVISIONI
Immagine

Oltre al danno, la beffa. Quella dell'incidente ferroviario in Puglia in cui persero la vita 23 persone rischia di diventare una vicenda paradossale e a tratti sorprendente, dal momento che i parenti delle persone coinvolte che hanno osato avviare la procedura per la richiesta del risarcimento danni hanno cozzato contro un ostacolo inaspettato. Tra i documenti che bisogna presentare, infatti, vi è anche il titolo di viaggio di quel giorno, come se chi ha riportato gravi ferite, traumi psicologici oppure ha perso la vita abbia prima avuto la cura di mettere da parte il biglietto del viaggio. Come spiega Repubblica, "i parenti delle vittime dovrebbero essersi premurati, per un iter burocratico, di recuperare i resti del ticket obliterato la mattina del 12 luglio dal loro caro in quel viaggio maledetto".

La vicenda è stata denunciata da alcune persone che nei giorni scorsi hanno tentato di avviare la pratica per il risarcimento ricevendo una risposta della società Spada che ha aggiunto dolore a dolore. La società, incaricata da Ferrotramviaria di seguire gli sviluppi assicurativi dell'incidente, avrebbe chiesto a tutti di esibire un regolare titolo di viaggio di quel 12 luglio salvo poi far sapere di non aver mai gestito la parte relativa ai risarcimenti e alle conseguenze assicurative del caso, che sarebbe stato preso in carico dalla compagnia assicurativa che copre Ferrotramviaria. Non solo, Spada ha precisato che la presentazione del biglietto non è da considerare come ‘conditio sine qua non' per accedere al risarcimento".

Come se non bastasse la testimonianza di un parente di una vittima aggiunge ulteriori ombre: "Si vocifera – racconta Giuseppe Castellano, che in quell'incidente ha perso il padre – che nei giorni successivi all'incidente alcune persone che non erano sul treno siano andate in ospedale per farsi refertare ferite procurate durante l'incidente ferroviario. Una forma di sciacallaggio che spiegherebbe la motivazione della richiesta, se non squallida, certamente cinica, relativa al titolo di viaggio".

1.204 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views