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Scontri a Genova tra polizia e antifascisti: “Clima del G8 lontano. Ora nessuno avrà sconti”

La Procura di Genova ha fatto sapere di aver aperto due fascicoli, al momento contro ignoti, in seguito agli scontri tra polizia e antifascisti verificatisi ieri, durante un comizio di CasaPound, nel corso dei quali è stato picchiato anche il cronista di Repubblica, Stefano Origone: “Il clima del G8 è totalmente passato e fin dal primo mattino di oggi abbiamo raccolto massima collaborazione da parte delle forze dell’ordine”.
A cura di Ida Artiaco
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"L'importante sarà ricostruire i fatti e la verità storica, senza sconti per nessuno". Così il procuratore aggiunto di Genova, Francesco Pinto, ha comunicato la decisione della Procura di aprire una doppia indagine dopo gli scontri che si sono verificati ieri nel capoluogo ligure tra polizia e antifascisti durante il comizio di CasaPound nella centralissima piazza Marsala. Un fascicolo riguarda il pestaggio del cronista di Repubblica Stefano Origone, che avrebbe riportato la frattura di alcune dita e di una costola, e ha come ipotesi di reato le lesioni aggravate dall'uso dell’arma, cioè il manganello, da parte di un gruppo di poliziotti del Reparto Mobile .Gli inquirenti dovranno ora procedere all'identificazione degli agenti coinvolti, dopo aver visionato le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona e ascoltato le dichiarazioni di alcuni testimoni. Un'altro filone di inchiesta riguarda gli antagonisti accusati di resistenza, danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi, affidata alla Digos. Nel gruppo dei contromanifestanti c'erano uomini della Cgil, portuali, antagonisti, Genova antifascista e alcuni studenti. Entrambe le indagini, al momento, sono a carico di ignoti.

"Il clima del G8 – ha continuato Pinto – è totalmente passato e fin dal primo mattino di oggi abbiamo raccolto massima collaborazione da parte delle forze dell'ordine, non abbiamo alcun motivo di dubitare sulla professionalità e onestà dei dirigenti di polizia". Il procuratore capo di Genova, Francesco Gozzi, ha invece espresso un pensiero particolare al giornalista aggredito: "È assurdo che accadano fatti del genere – ha evidenziato -. Stefano Origone era in piazza a svolgere il suo lavoro di cronista in modo pacifico e non so come possa essere stato scambiato per un facinoroso. Esprimo la mia più forte solidarietà – ha detto Cozzi – e il rammarico forte perché è inconcepibile quanto successo".

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