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Sciopero taxi, oggi stop dalle 8 alle 22: disagi nelle città italiane

Le Auto bianche ferme in tutta Italia dopo la fumata nera nell’incontro con il governo per quanto riguarda il riordino del settore. “Lo sciopero non ha alcuna giustificazione, non possiamo mettere fuori legge le piattaforme come qualcuno chiede” hanno replicato dal Ministero.
A cura di Antonio Palma
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Possibili disagi oggi per chi è costretto a spostarsi nelle grandi città italiane. Per la giornata di martedì infatti è stato proclamato uno sciopero nazionale dei taxi che coinvolgerà l'intera categoria per 14 ore. La protesta, confermata dopo l'incontro di lunedì al ministero dei Trasporti che non ha dato l'esito sperato, infatti è cominciata alle 8 e durerà fino alle 22. Lo sciopero del auto bianche è stato indetto dai sindacato dei tassisti per contestare il riordino del settore, soprattutto sulla questione Uber e Ncc. Oltre al blocco totale della circolazione dei taxi, la protesta prevede anche un presidio a Roma, dalle 10.30 alle 18 a Porta Pia, al quale parteciperanno delegazioni provenienti da tutte le regioni.

La decisione finale dello sciopero dei taxi è stata presa solo lunedì sera dopo che i sindacati hanno giudicato insoddisfacenti le rassicurazioni del governo in merito alle modifiche versatile. "Le proposte che il governo ci ha presentato sono irricevibili soprattutto per quanto riguarda il principio della territorialità e il rientro in rimessa per gli ncc", ha spiegato Valter Drovetto, vicesegretario dell'Ugl Taxi. "Rispetto all'ultimo documento ricevuto dal ministero, a parte qualche piccola irrilevante variazione sul discorso piattaforme tecnologiche, non c'è nessun elemento che possa farci pensare di sospendere lo sciopero", ha dichiarato invece Alessandro Alzeni di Uiltrasporti Lazio settore Taxi.

Di diverso avviso ovviamente il Ministero dei trasporti che giudica lo stop dei taxi come ingiustificato. "L'obiettivo che il governo intende raggiungere regolare il mercato perché i servizi resi ai cittadini siano più efficienti e più adeguati alla domanda. È nostra intenzione perseguire questo obiettivo, superando le varie forme di abusivismo, regolamentando le piattaforme tecnologiche, promuovendo su base regionale i servizi Ncc", ha dichiarato alò termine dell'incontro il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, aggiungendo: "Ci impegniamo a valutare la possibilità di concedere incentivi pubblici per la realizzazione di piattaforme tecnologiche direttamente da parte degli operatori di settore. Sia taxi che Ncc resteranno servizi pubblici non di linea.  Lo sciopero non ha alcuna giustificazione, non possiamo mettere fuori legge le piattaforme come qualcuno chiede".

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