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Schiaffi e capelli strappati ai suoi alunni, sospesa maestra di scuola elementare nel Leccese

Una insegnante di una scuola elementare di Nardò (Lecce) sarebbe stata in diverse occasioni violenta nei confronti di alcuni bambini. Bambini che, stando alla denuncia dei genitori, non dormivano la notte e piangevano per andare a scuola. Qualcuno è finito anche al pronto soccorso per dei segni rossi che aveva sul corpo.
A cura di Susanna Picone
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Spesso i bambini tornavano a casa dalla scuola scossi, di notte non riuscivano a dormire e al mattino facevano storie per tornare in classe. Qualcuno è finito anche al pronto soccorso per dei segni rossi che aveva sul corpo. Segni che testimonierebbero le botte prese in classe per colpa di una maestra. Arriva da Nardò, nella provincia di Lecce, l’ennesima storia di violenze su minori. La maestra ritenuta responsabile di tali maltrattamenti – si tratterebbe, stando a quanto scrivono i quotidiani locali, di una quarantanovenne insegnante di sostegno – è stata sospesa dall’attività dell’insegnamento per i prossimi 12 mesi. La maestra dovrà rispondere di maltrattamenti aggravati e lesioni. Maltrattamenti che appunto sarebbero avvenuti in una classe di una scuola primaria di Nardò. L'insegnante avrebbe instaurato un clima di paura e di terrore tra i piccoli alunni: secondo quanto ricostruito finora, in classe volavano ceffoni, schiaffi, ai bambini tirava i capelli e talvolta sarebbero stati costretti a farsi la pipì addosso perché lei non concedeva il permesso di andare in bagno.

Le denunce dei genitori dei piccoli alunni – Otto i ragazzi che sarebbero stati vittima di violenza e prevaricazione e tre le denunce presentate. I bambini non sono stati sentiti ma i referti medici parlerebbero chiaro. Già a metà dicembre, a quanto ricostruito, una mamma segnalava che la figlia aveva iniziato a piangere improvvisamente ogni volta che la portavano a scuola. La bambina le aveva raccontato che l’insegnante aveva un atteggiamento molto severo e anche manesco e che, in alcuni casi, aveva afferrato per i capelli alcuni di loro. Un altro genitore avrebbe poi denunciato la mancanza di alcune ciocche di capelli sulla testa del figlio che, anche in quel caso, avrebbe accusato la stessa maestra.

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