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Sbatte 132 volte il portoncino e lascia teste di topo: vicina di casa imputata per stalking

La donna, sotto processo per atti di persecuzione contro la vicina di casa, ribatte: “Io abitavo già lì, quando è arrivata lei ha iniziato a controllarmi, a infastidirmi, a dire che non rispettavo le regole”
A cura di A. P.
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Spesso  i rapporti tra vicini sono tutt'altro che facili ma alcune volte incomprensioni, litigi e volontà di rivalsa prendono il sopravvento e finiscono nelle aule di tribunale. È quello che è accaduto tra due donne torinesi che dopo mesi di liti sono finite davanti al giudice del capoluogo piemontese  in un procedimento giudiziario addirittura per stalking. Ad essere imputata è una 45enne che, secondo l'accusa, sarebbe arrivata addirittura a lasciare teste di topo morto sullo zerbino della vicina solo per far dispetto alla dirimpettaia  che infine l'ha denunciata.

Alla donna vengono contestati diversi comportamenti sopra le righe come alzare la musica a tutto volume o sbattere per ben  132 volte il portoncino del pianerottolo e mostrare il sedere oltre ad offese e insulti continui contro la rivale. "Era venuta a trovarci un'amica, quando abbiamo sentito dei rumori sul pianerottolo. Abbiamo sbirciato dal nottolino e c'era la nostra dirimpettaia con i pantaloni abbassati, che ci mostrava il sedere", ha raccontato in aula il compagno della presunta vittima, sentito come testimone.

L'imputata, che già nel 2016 aveva ricevuto un obbligo di  divieto di dimora e divieto di avvicinamento alla dirimpettaia, ovviamente nega ogni accusa e anzi rilancia:  "Sono io la vittima. Abito in zona da quando sono nata. E quando la mia vicina è arrivata ha iniziato a controllarmi, a infastidirmi, a dire che non rispettavo le regole". L'udienza è stata aggiornata a gennaio.

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