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Savona. Bimbo si addormenta sullo scuolabus e viene dimenticato a bordo per 5 ore

È stato il padre ad accorgersi della sua assenza dopo essersi recato fuori all’asilo di Ceriale per riportarlo a casa. Sospesa l’accompagnatrice dei bimbi, dipendente della cooperativa Arcadia, che ha in appalto dal Comune il servizio. Indagano i carabinieri.
A cura di Biagio Chiariello
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Attimi di panico a Ceriale, in provincia di Savona, dove un bimbo di tre anni dimenticato nello scuolabus, è rimasto chiuso dentro il pulmino per cinque ore. Ad accorgersene sono stati i suoi familiari che, nell'andare a prenderlo all'orario di uscita dalla scuola materna, non lo hanno trovato in classe. Il piccolo, assetato e impaurito, è stato portato in ospedale a Pietra Ligure per accertamenti, ma è fuori pericolo.

Secondo le ricostruzioni, lo scuolabus con l’autista era andato a prenderlo per portarlo alla scuola materna. Quasi certamente, il piccolo, dopo essersi seduto al suo posto sul mezzo, dev’essersi addormentato, restando così seminascosto dai sedili davanti a lui. Quando sono tutti scesi, nessuno si è accorto della sua assenza. Fortunatamente si è evitato il peggio, per quanto i sanitari del 118 intervenuti dopo la sua liberazione, lo abbiano trovato in condizioni di disidratazione. Una dipendente della cooperativa Arcadia, che ha in appalto dal Comune di Ceriale il servizio, è stata sollevata dall'incarico e sarà sostituita. Sul caso indagano comunque i carabinieri.

Sull’episodio è intervenuta anche l'amministrazione comunale. Afferma il sindaco Ennio Fazio: “È un episodio gravissimo sul quale indagheremo a fondo. Sui nostri pulmini è prevista la presenza di un ausiliare che si occupi dei piccoli durante il tragitto da casa a scuola. Quanto accaduto è davvero grave e sarà valutato il da farsi”. Commenta anche il vicesindaco Maineri: "È un fatto increscioso, ora si cercherà di capire come sono andate le cose e la Cooperativa Arcadia farà le sue valutazioni". “Il rispetto delle regole – afferma Aldo Genesio, responsabile dell’Arcadia – vale per tutti i nostri dipendenti e collaboratori. E noi abbiamo semplicemente applicato il regolamento. L’accompagnatrice da oggi è a casa ed è già stata sostituita da altro personale incaricato dalla nostra cooperativa”.

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