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Sassari: scompare in mare dopo l’immersione, Gian Franco ritrovato cadavere sul fondale

L’uomo di 44 anni si era immerso in mare per una battuta di pesca subacquea ma non era mai riemerso. Ritrovato dopo tre giorni di ricerche.
A cura di Antonio Palma
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Purtroppo, come si temeva, si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche di Gian Franco Sabino, il sub sardo di 44 anni scomparso nelle acque fra l'Argentiera e Porto Palmas, nel Sassarese, nel tardo pomeriggio di sabato scorso. Il cadavere dell'uomo è stato ritrovato dai soccorsi impegnanti nelle ricerche nella giornata di martedì. In particolare a rinvenire il cadavere sono stati alcuni suoi amici che dopo la notizia della sua scomparsa avevano deciso di partecipare alle ricerche insieme agli uomini dei vigili del fuoco, della guardia costiera e delle forze dell'ordine.

Il corpo senza vita di Gian Franco Sabino si trovava adagiato sul fondale a circa 17 metri di profondità nella stessa zona della scomparsa dove si era immerso per una battuta di pesca subacquea. A dare l'allarme era stata la compagna che, non vedendolo tornare a casa nella notte tra sabato e domenica, ha deciso rivolgersi alle forze dell'ordine. I carabinieri della compagnia di Porto Torres avevano poi intercettato il suo telefono cellulare all'interno della sua auto, all'Argentiera. Da lì erano partite le ricerche prima a terra e poi in mare, concluse con il tragico ritrovamento di oggi.

Nelle ricerche erano stati impegnati anche un’unità navale della Guardia di Finanza ed un elicottero dei Vigili del Fuoco che hanno scandagliato per tutta la giornata di domenica, purtroppo senza successo, lo specchio d’acqua segnalato. Nella serata di domenica i mezzi della Guardia Costiera avevano anche individuato la boa di segnalazione del subacqueo, in prossimità della spiaggia della Frana, ma dell’uomo nessuna traccia. Poi il ritrovamento ad opera degli amici. I sommozzatori hanno provveduto al recupero della salma che è stata poi portata nel porto di Alghero.

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