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Sassari, migrante insultato e pestato da un gruppo di ragazzi: “Tornatene a casa tua”

Al ventiduenne della Guinea, soccorso dal 118 e portato con un’ambulanza al Pronto soccorso, è stata riscontrata una frattura scomposta del setto nasale. È stato aggredito da un branco di giovani nel centro di Sassari. Dopo le botte, gli aggressori si sono allontanati esultando e continuando a insultare il migrante.
A cura di Susanna Picone
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Un ragazzo di ventidue anni originario della Guinea è stato pestato a sangue da un branco di almeno cinque giovani nel centro di Sassari. L'aggressione è avvenuta ieri a tarda serata all'incrocio fra corso Cossiga e viale Berlinguer. Da quanto ricostruito, il giovane migrante – che è arrivato in città come rifugiato e studente in Italia – ha incrociato un gruppo di ragazzi e uno di loro gli ha sferrato una gomitata. “Perché fai questo?”, gli ha quindi chiesto sorpreso il giovane straniero. “A casa mia faccio quello che voglio, se non ti sta bene tornatene a casa tua”, questa invece sarebbe stata la risposta dell’aggressore che subito avrebbe anche colpito di nuovo il ragazzo con un pugno al volto. A quel punto il migrante sarebbe stato massacrato di botte dall’intero branco, che si è scagliato su di lui. Le urla di alcune ragazze hanno attirato i numerosi passanti e un uomo alla guida di un furgone ha fermato il mezzo per strada ed è intervenuto per evitare che il pestaggio ai danni del ventiduenne continuasse.

Il branco si è allontanato esultando dopo il pestaggio – Sul posto sono poi arrivati gli agenti della Polizia locale e una pattuglia della squadra Volanti della Questura. Il migrante è stato soccorso dal 118 e portato con un'ambulanza al Pronto soccorso, dove gli è stata riscontrata una frattura scomposta del setto nasale. Gli agenti della Polizia locale, guidati dal comandante Gianni Serra, hanno raccolto le testimonianze di quanti hanno assistito al pestaggio e stanno cercando ulteriori riscontri per risalire all'identità dei ragazzi responsabili della brutale aggressione. Secondo le prime testimonianze, dopo aver picchiato il migrante il branco sarebbe scappato via esultante, continuando a lanciare insulti e accuse contro lo straniero. Il gruppo di violenti si sarebbe allontanato di corsa verso i giardini pubblici di via Tavolara, che si trovano proprio a due passi.

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