303 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sanzioni a Ungheria, Orban: “Parlamento e Commissione Ue hanno i giorni contati”

Il premier ungherese Viktor Orban ha parlato per la prima volta dopo l’esito del voto di Strasburgo sull’avvio dell’iter dell’articolo 7 dei trattati: “Non potendo costringere l’Ungheria ad aprire i confini – ha spiegato – vogliono toglierci il diritto alla difesa dei confini. Dovremmo semplicemente consegnargli la chiave della porta”.
A cura di Annalisa Cangemi
303 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo il voto storico dell'Europarlamento, che per la prima volta ha avviato la procedura per applicare l'articolo 7 dei trattati è intervenuto Viktor Orban. Il voto ha permesso di avviare l'iter per le sanzioni contro l'Ungheria, ‘colpevole' secondo la relazione stilata da Sargentini, di aver violato lo stato di diritto. In attesa che si esprima il Consiglio, il premier ungherese ha parlato alla radio pubblica ungherese Mr: "I giorni di questo Parlamento e della Commissione sono ormai contati. Spero che nel Parlamento eletto in futuro non ci sia una maggioranza pro-migranti".Orban è certo che assisteremo a una vittoria elettorale della destra populista alle prossime elezioni europee nel maggio 2019.

Il premier ungherese si dice tranquillo, perché secondo lui il voto sul rapporto Sargentini nel Parlamento europeo non comporta alcuna sanzione e l'Ungheria non corre nessun pericolo: "L'hanno fatto solo per indebolire il nostro Paese, che lotta contro l'immigrazione", ha ribadito. Il vero pericolo è che l'Ue voglia togliere il diritto della difesa delle frontiere dai Paesi di confine, quali appunto l'Ungheria, e fare in futuro i controlli attraverso "mercenari". Il riferimento è alla proposta della Commissione per rafforzare Frontex, l'agenzia di controllo delle frontiere. Secondo Orban, "i mercenari" faranno entrare i migranti: "Non potendo costringere l'Ungheria ad aprire i confini – ha spiegato – vogliono toglierci il diritto alla difesa dei confini. Dovremmo semplicemente consegnargli la chiave della porta". 

L'asse con Salvini

Il ministro degli Interni Matteo Salvini, nel corso di una Conferenza stampa a Vienna, ha rinnovato il suo appoggio al collega ungherese: "Le sanzioni contro il popolo ed il Governo ungherese sono un atto politico, una follia di quell'Europa di sinistra che non si rassegna al cambiamento e sono convinto che tra qualche mese ci troveremo a governare l'Europa in compagnia di Viktor Orban".

L'affondo di Giorgia Meloni al governo giallo-verde

Le contraddizioni emerse all'interno dell'esecutivo in occasione del voto della risoluzione contro l'Ungheria a Strasburgo, sono state oggetto di critiche da parte della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Alcune cose che stanno accadendo nel governo confermano i miei timori: la Lega e il M5S rappresentano due storie politiche che è molto difficile mettere insieme. Questo si vede sul caso di Orban e del rapporto con l'Europa e si vede nelle materie economiche: il decreto dignità, infatti, che è l'unica iniziativa economica fatta finora dall'Esecutivo, è distante anni luce da quello che proponeva il centrodestra".

303 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views