San Severo: la scelta del candidato sindaco finisce a pugni fra leghisti
La scelta di un candidato da presentare alle elezioni è sempre un momento molto delicato per un partito e se da sempre scontri interni, ripicche, veti e anche qualche insulto sono all'ordine del giorno, quanto accaduto nelle scorse ore nel Foggiano va un po' oltre. Una riunione tra leghisti sul candidato sindaco da presentare al prossime elezioni nel popoloso comune di San Severo infatti è finita in rissa con tanto di scazzottata e corsa al pronto soccorso per uno dei coinvolti. L'episodio sabato sera nel corso di un infuocato vertice sanseverese del partito di Salvini. Come ricostruiscono i giornali locali, la platea si sarebbe divisa attorno ai nomi di due donne ma dalla dialettica si è passati agli insulti e poi in poco tempo anche alle mani.
Tra schiaffi e pugni ad avere la peggio è stato Primiano Calvo, esponente della Lega di San Severo che è dovuto ricorrere alle cure mediche in ospedale dopo essere stato raggiunto da un pugno al volto che lo ha lasciato con un occhio tumefatto come lui stesso ha reso noto con un selfie post rissa. Sia per lui sia per chi lo ha colpito però la conseguenza è stata l'espulsione dal partito. Come ha spiegato segretario regionale leghista infatti per entrambi infatti è scattato l'allontanamento mentre la sezione locale della Lega è stata commissariata. "Quanto accaduto ieri sera nel corso di una riunione di partito a San Severo è intollerabile: nella Lega non c’è spazio né per provocatori né per violenti. Per questo motivo entrambi i protagonisti dell’incredibile episodio sono espulsi e dichiarati non graditi al partito" si legge in una nota a firma del segretario regionale.
