172 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Salvo lo speleologo bloccato per due notti in una grotta: è ferito, ma non è in pericolo di vita

Stefano Guarniero, 33enne triestino, era rimasto bloccato all’interno della grotta sul Monte Canin sabato pomeriggio. Un’operazione non semplice, ma portata a termine con successo dai tecnici. Lo speleologo aveva subito una ferita all’addome e ad un braccio durante la caduta di 20 metri.
A cura di Biagio Chiariello
172 CONDIVISIONI
Immagine

È stato finalmente portato a termine il salvataggio di Stefano Guarniero, lo speleologo triestino trentatreenne infortunatosi a causa di una caduta di venti metri sul Monte Canin, in Friuli. La barella con il ferito è uscita alle 12.35 dall’ingresso collocato cento metri più in basso denominato ‘Turbine’, già liberato dal ghiaccio dai soccorritori sabato pomeriggio. Proprio i problemi legati all’ingresso della barella avevano costretto i soccorritori a rinviare di qualche ora l’intervento di salvataggio. La squadra è quindi riemersa e si sono nuovamente calati i disostruttori per allargare ulteriormente i passaggi con le cariche esplosive. Tutto rimandato a stamattina, dunque. Ora Guarniero verrà portato all'ospedale di Tolmezzo dall'elicottero sanitario. A eseguire il soccorso e la risalita dal punto in cui si trovava, a duecento metri di profondità, dodici tecnici inclusi medico e infermiere. L’intervento è stata seguito passo a passo dall’esterno della grotta tramite collegamento telefonico attraverso uno speciale cavo di trasmissione. E tra l’esterno della grotta e il campo base presso la caserma della Guardia di Finanza di Sella Nevea tramite collegamento radio, dato che l’assenza di copertura per la rete mobile a quell’altezza. Sul posto sono rimasti ad attenderlo in queste ore anche i familiari.

94 tecnici e diversi mezzi di soccorso per l'intevento

Le operazioni di soccorso hanno impegnato per quasi due giorni, a partire da sabato 4 agosto, tre elicotteri per il trasporto di uomini e materiali – il velivolo della Protezione Civile, quello dell’Esercito Italiano di stanza presso la base di Casarsa Ale Rigel e un elicottero dal Veneto per il trasporto di un infermiere speleologo specializzato -, 94 tecnici speleologi con varie specializzazioni, provenienti da tutta la regione e dal resto d’Italia e ventidue tecnici alpini, tutti del Soccorso Alpino e Speleologico Nazionale.

48 ore per il salvataggio dello speleologo

Guarniero, che è anche infermiere, è rimasto bloccato dopo una caduta di venti metri mentre esplorava la grotta che si trova a quota 2.200 metri. Ha subito una ferita all'addome e ad un braccio, ma non è mai stato in pericolo di vita. Durante tutte queste ore lo speleologo è stato assistito dal personale medico specializzato giunto sul posto subito dopo l'allerta. Quando è avvenuto l'incidente lo speleologo era insieme ad alcuni amici. Subito dopo la caduta, uno di loro è rimasto sul luogo dell'infortunio insieme a lui, mentre gli altri si sono spostati per dare l'allerta che è scattata verso le 16 di sabato. Quindi, sul posto sono arrivati gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) del Friuli Venezia Giulia, insieme ai colleghi di altre regioni vicine, così come l'elicottero e i tecnici della Protezione civile.

172 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views