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Salvò la vita ad Adriano Sofri: medico di Emergency a processo per l’omicidio del fratello

Secondo l’accusa avrebbe ucciso suo fratello, l’avvocato spezzino, Marco Corini, con una flebo di sedativo. Proprio il giorno della sua morte, il 25 settembre 2015, il 51enne malato terminale avrebbe fatto validare il testamento che favoriva la giovanissima compagna e futura moglie.
A cura di Angela Marino
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Marzia Corini, Isa Barrack e Marco Corini, Adriano Sofri
Marzia Corini, Isa Barrack e Marco Corini, Adriano Sofri

Ieri al capezzale, oggi in tribunale. È la sorte delle due donne che hanno vegliato le ultime ore di Marco Corini, avvocato di grido che aveva tra i suoi clienti il portiere della Juventus, Gigi Buffon, morto il 25 settembre 2015 in circostanze da accertare. Da un lato, al banco dei testimoni c'è Isabeau Barrack, la fidanzata 22enne e futura sposa dell'avvocato spezzino; dall'altro, alla sbarra degli imputati, Marzia Corini, la sorella riapparsa dopo quindici anni di interruzione di ogni rapporto. Medico anestesista dalla reputazione specchiata, con un passato di missioni in Iraq, la Cambogia, la Liberia per organizzazioni come Medici senza Frontiere ed Emergency, è accusata di aver ucciso il fratello con una dose letale di sedativo. Movente, un'eredità di alcuni milioni di euro.

Chi è Marco Corini

Avvocato brillante, Marco Valerio Corini era stato protagonista di vicende giudiziarie controverse assistendo prima Salvatore Gava, ex dirigente della squadra mobile che intervenne alla Diaz durante il G8, e poi, difendendo dall'accusa di truffa il presidente del parco delle Cinque Terre, Franco Bonanini. Aveva 51 anni è viveva nella villa i Val di Magra con la compagna, ‘Isa', Barrack, ventenne originaria delle Seychelles. Nel 2015 viene a sapere che il suo cancro, in stato avanzato, non gli lascia molti giorni da vivere. Ha 51 anni.

Il matrimonio

Dal suo letto, allora decide di mettere in moto la procedura per un matrimonio lampo con la fidanzata Isa, mentre sua sorella Marzia, venuta a conoscenza della prognosi, tenta un riavvicinamento. Corini prende disposizioni con il suo oncologo per la terapia allunga vita e per il 25 settembre, convoca a casa il notaio Massimo Mariano per prendere atto delle sue ultime volontà. Il 25 settembre è, anche la data della sua morte.

Il testamento

Sei giorni prima, sdraiato nel suo letto dove è assistito dalla fidanzata, dalla sorella e da alcune amiche di lei, scrive alla sua amica e collega Giovanna Daniele. "Qua è un sabba", riferendosi al ‘consesso di streghe' che gli gira intorno. Il 18 settembre, la sorella e l’ex collega di studio di Marco, Giuliana Feliciani, gli fanno firmare un testamento che riserva un milione di euro di eredità alla dottoressa Contini, 400mila euro all'amica Feliciani, la villa alla fidanzata, 300mila euro alla madre e lasciti minori). Alle 11 del mattino del 25 settembre, la compagna di Marco si allontana da casa per andare in farmacia. Prima di uscire saluta il compagno, che è sveglio, al ritorno lo trova incosciente. ‘Che è successo?', chiede alla sorella del compagno, che le dice di averlo sedato perché soffriva troppo, spiegando di aver preso la decisione in accordo con i medici. Non ha avvertito Marco, però, perché di sarebbe ‘depresso' e ha proceduto iniettandogli la flebo di sedativi. Alle 19 del 25 settembre Marco esala l'ultimo respiro. nell'ultima versione del testamento erano stati cancellati i lasciti all’Unicef (70mila euro) e all’ex collega di studio Giovanna Daniele (200mila euro), mentre veniva introdotto quello a Susanna Cacciatori.

La ‘confessione'

Isa, però non ci sta va a denunciare quanto pensa sia accaduto sotto i suoi occhi, dando il via a un'indagine. Il 21 gennaio 2016 nel corso di una telefonata tra la Contini e l'amica, Susanna, la dottoressa si lascia sfuggire una frase che per gli inquirenti ha il suono di una confessione:

Quando una settimana prima gli ho chiesto a Marco, devi dirmi tu quando non è più tollerabile la tua vita, in realtà ho deciso io per lui quando non era più tollerabile

Il 12 febbraio 2016 la Contini viene arrestata con l'accusa di omicidio volontario aggravato e falso in testamento in concorso con l’avvocato Giuliana Feliciani, indagato l’infermiere dipendente dell’Asl pisana Fabio Giannelli, che avrebbe fornito al medico gli antidolorifici.

Le reazioni

La notizia dell'arresto dell'anestesista crea reazioni contrastanti. Mentre chi già la condanna esprime tutto il proprio sdegno per la vicenda, colleghi e stimati professionisti la difendono a spada tratta, ricordando il suo passato di impegno umanitario. In difesa di Marzia Contini si schiera anche Adriano Sofri, l'ex leader di Lotta Continua condannato per l'omicidio di Luigi Calabresi, che di lei scrive: "Fa parte della mirabile squadra di pronto soccorso e di rianimazione di Pisa alla quale devo, con innumerevoli altri, di essere in vita…Non dirò che spero che gli inquirenti che abbiano prove sufficienti. Non lo spero affatto…Ho un vantaggio su loro: conosco la giustizia, ma lo tengo per me. Ho un altro vantaggio: conosco Marzia Corini.

L'anestesista è stata rinviata a giudizio e dovrà comparire davanti alla Corte il prossimo 2 febbraio. Continua a ripetere di aver agito per alleviare le sofferenze del fratello.

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