5.059 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Salvini vuole il grembiule a scuola, presidi: “Altre priorità, come tetti che crollano”

“Reintrodurre il grembiule nelle scuole è possibile, certo abbiamo altre priorità”, così il presidente dell’Associazione nazionale presidi ha commentato la proposta di Matteo Salvini di reintrodurre l’obbligo di indossare il grembiule. Per i presidi l’emergenza è un’altra: “Abbiamo solai e controsoffitti delle scuole che andrebbero monitorati, ogni settimana c’è un crollo”.
A cura di Susanna Picone
5.059 CONDIVISIONI
Immagine

Questa mattina, durante un breve comizio della Lega a San Giuliano Terme (Pisa), il ministro e vicepremier Matteo Salvini ha, tra le altre cose, rilanciato la proposta di reintrodurre l’obbligo di indossare il grembiule a scuola. “Abbiamo appena reintrodotto l'educazione civica a scuola e vorrei che tornasse anche il grembiule per evitare che vi sia il bambino con la felpa da 700 euro e quello che ce l'ha di terza mano perché non può permettersela. Ma sento già chi griderà allo scandalo ed evocherà il Duce, ma un paese migliore si costruisce anche con ordine e disciplina”, così Salvini, secondo cui “è soprattutto sui bambini che dobbiamo investire in educazione per non avere ragazzi che a vent'anni sono solo dei casinisti”. Alla proposta di reintrodurre l’obbligo del grembiule a scuola ha poi risposto il presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp), Antonello Giannelli. Per i presidi, è possibile accogliere la proposta del ministro dell’Interno ma sicuramente ci sono al momento altre priorità nel mondo della scuola. “Reintrodurre il grembiule nelle scuole è possibile, non mi sembra ci siano problemi particolari nel farlo, certo abbiamo altre priorità, non mi sembra, insomma, una questione fondamentale”, ha detto all’Ansa Giannelli.

Presidi: "Intervenire su emergenza crolli" – Il dirigente scolastico ha quindi elencato quali sono le vere emergenze nella scuola: “L'emergenza più importante – ha detto – è un'altra: abbiamo solai e controsoffitti delle scuole che andrebbero monitorati, ogni settimana c'è un crollo; a volte si tratta di fatti lievi, a volte cadono interi pezzi di soffitto: è questa una cosa molto urgente su cui intervenire e poi, se costa mettere a posto le situazioni, non costa quasi nulla fare le verifiche. Un monitoraggio andrebbe fatto subito, questa è l'emergenza numero uno. Finora su questo fronte non è stato fatto nulla, non mi è arrivata alcuna segnalazione in tal senso dalle scuole. Invece – ha detto ancora Giannelli – si pensa a prendere le impronte digitali ai presidi, una misura che costerà 100 milioni di euro e che potrebbero essere dedicati ad altro”.

5.059 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views