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Salvini: “Bonus 80 euro rimane e Iva non aumenterà”. Renzi: “Salvini difende le mie leggi”

Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, assicura che il bonus degli 80 euro non verrà eliminato e che non ci sarà nessun aumento dell’Iva. Replica l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che quel bonus l’ha introdotto: “Udite, udite. Oggi Salvini difende gli 80 euro. Ho sempre detto che il tempo sarebbe stato galantuomo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Prosegue il dibattito sul bonus degli 80 euro che, secondo alcune indiscrezioni di stampa, potrebbe essere abolito dal governo con la manovra autunnale. Dopo le rassicurazioni del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, anche il suo collega Matteo Salvini assicura che il bonus degli 80 euro non si toccherà. Così come non ci sarà nessun aumento dell’Iva. Il ministro dell’Interno garantisce che “il governo non pensa di togliere gli 80 euro e non vuole aumentare l'Iva”. “Lavoriamo per attuare il programma di governo”, aggiunge Salvini, sostenendo la stessa posizione già espressa da Di Maio. “Spiace dover rincorrere alcune indiscrezioni dei giornali, palesemente false e che servono solo per riempire le pagine dei quotidiani in agosto”, conclude il ministro dell’Interno.

Non tarda ad arrivare la replica dell’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che il bonus degli 80 euro lo ha introdotto quando era al governo. “Udite, udite: oggi Salvini difende gli 80 euro”, scrive su Facebook. “Ieri – prosegue Renzi – il Governo ha detto che difenderà il mio Piano Periferie. Ieri l'altro hanno difeso la legge sul caporalato e il bonus cultura per i diciottenni, cambiando idea dai piani iniziali. Ho sempre detto che il tempo sarebbe stato galantuomo, ma questi esagerano: stanno anticipando le tappe. Dicono: ‘però Renzi aveva un cattivo carattere’. Ok, cercherò di imparare a raccontare le barzellette. Ma meglio restare antipatici e fare le cose utili al Paese che cercare di fare i simpatici e far schizzare lo Spread”.

A chiarire con più precisione le intenzioni del governo sembra essere il viceministro all’Economia, il leghista Massimo Garavaglia. Che a Radio anch’io spiega: “È molto meglio avere una riduzione strutturale delle tasse piuttosto che un bonus che resta sempre appeso. Non si tolgono gli 80 euro, vengono messi come riduzione fiscale anziché come esborso”. Garavaglia fornisce rassicurazioni anche su un altro punto: “L’Iva non verrà toccata. Non c’è nessuno scontro sull'Iva, come ha detto Tria, non c’è intenzione di toccare l'Iva al netto di qualche piccolo aggiustamento. Vogliamo dare certezze sia in termini di risorse sia in termini di tempi di avvio delle riforme”.

Secondo il viceministro dell’Economia è fondamentale fare la flat taxper far ripartire le imprese, per far ripartire il Paese, per generare un clima di fiducia. Vogliamo far ripartire il Pil. Non ce l'ha ordinato il dottore di essere gli ultimi in Europa per crescita. Il grande malato sono gli investimenti pubblici. Per esempio, vogliamo fare una rivoluzione per gli enti locali. Dal primo di gennaio gli consentiamo di spendere l'avanzo liberamente. Se uno ha l'avanzo libero può fare quello che vuole. L'obiettivo è di non lasciare soldi fermi”.

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