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Salvini a Pisa, scontri tra antagonisti e polizia: manifestanti lanciano bottiglie e petardi

Scontri a Pisa tra i manifestanti dell’area antagonista e la polizia, in occasione del comizio di Matteo Salvini. I manifestanti hanno lanciato petardi, bottiglie e sassi contro gli agenti che hanno risposto con alcune cariche di alleggerimento.
A cura di Stefano Rizzuti
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Tensione e scontri a Pisa in occasione di un comizio del leader della Lega Matteo Salvini. I manifestanti di centri sociali e area antagonista si sono ritrovati in piazza nel centro della città toscana dove ci sono stati anche scontri con la polizia che ha fatto una prima carica di alleggerimento per allontanarli. Contro gli agenti di polizia schierati in assetto antisommossa sono stati lanciati bastoni, petardi, bottiglie e pietre. Subito dopo le cariche almeno sette manifestanti sono stati portato in questura. Due le persone rimaste ferite. Il corteo, secondo quanto fatto sapere dalla questura, non era autorizzato.

Il corteo degli antagonisti ha provato a entrare in contatto con i militanti leghisti presenti per il comizio. Su via Mazzini, una strada laterale all’asse pedonale del centro storico, sono scoppiati altri disordini con lanci di oggetti verso la polizia che bloccava la strada. Ci sarebbero anche delle persone ferite e dei contusi. Nei video in diretta trasmessi su Sky si vedevano anche i manifestanti, con il volto coperto da sciarpe e caschi, cercare di bloccare la strada e l’avanzata della polizia gettando a terra alcuni cassonetti della raccolta dei rifiuti.

In totale i manifestanti sarebbero poco più di 200 e hanno contestato la Lega e il suo segretario Matteo Salvini. Proprio il leader del Carroccio poco prima era stato contestato anche a Livorno. I negozianti del centro di Pisa hanno chiuso le saracinesche della zona per precauzione.

Salvini: ‘Nessun commento ad atteggiamenti violenti’

Lo stesso Salvini non ha voluto commentare quanto stava avvenendo in piazza a poca distanza da lui: “Non voglio neanche dedicare un secondo per commentare l'atteggiamento di questi violenti che vogliono riportarci al passato, preferisco parlare dell'Italia che vorrei e del fatto che quando ci sarà il governo Salvini poliziotti e carabinieri, oggi mal pagati e mal equipaggiati, non dovranno occuparsi di questi figli di papà ma di garantire la sicurezza di imprenditori, commercianti e semplici cittadini che sono in balia di illegalità e delinquenza”.

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