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Salva Banche, Renzi: “Gli arbitrati saranno gestiti dall’Anticorruzione”

Intervistato dal Tg5, il presidente del Consiglio ha precisato che nelle prossime ore il governo farà il possibile “perché chi è stato truffato, ma chi è stato truffato davvero, possa riavere i soldi e faremo degli arbitrati. Da parte mia c’è l’intenzione di fare la massima trasparenza e chiarezza, ci sarà il massimo rigore”.
A cura di Redazione
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Le procedure arbitrali previste per il diritto al risarcimento degli obbligazionisti che hanno perso i loro risparmi con il crac di Banca dell’Etruria, BancaMarche, CariChieti e CariFerrara saranno gestite dall'Agenzia nazionale anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone. "Se possibile vorrei che gli arbitrati fossero gestiti non dalla Consob, non dalla Banca d'Italia, non dal Parlamento, non dal Governo ma dall'Anac di Raffaele Cantone, una autorità terza e autorevole, per la massima trasparenza", ha annunciato in un'intervista al Tg5 il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. "Nelle prossime ore – ha aggiunto – faremo il possibile perché chi è stato truffato, ma chi è stato truffato davvero, possa riavere i soldi e faremo degli arbitrati. Da parte mia c'è l'intenzione di fare la massima trasparenza e chiarezza, ci sarà il massimo rigore". Gli arbitri che decideranno sul diritto al risarcimento saranno scelti dal governo, con apposito decreto della Presidenza del Consiglio su proposta del Mef e delibera del Consiglio dei ministri. Secondo quanto disposto da un emendamento presentato alla legge di Stabilità, verranno selezionati "tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità" con decreto del presidente del Consiglio.

Durante l'intervista al Tg5, Renzi ha anche commentato il raggiungimento di un'intesa con il Movimento 5 stelle e l'elezione dei tre giudici della Corte Costituzionale. Si è trattato, per il presidente del Consiglio, di "un accordo istituzionale", con cui sono state scelte "tre persone di grande livello". Dopo i 31 tentativi di elezione dei giudici costituzionali con Forza Italia – dove, precisa Renzi, "si dividono su tutto", adesso per il premier era "il momento di fare le cose, di dare un messaggio agli italiani. Non si può bloccare il Parlamento e continuare a perdere tempo sulle spalle dei cittadini".

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