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Saluto romano al funerale del professore di Sassari, chi era il “camerata Giampiero Todini”

L’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga l’aveva insignito dell’onorificenza di Cavaliere, e in seguito era anche diventato commendatore. Per commemorare il docente di Storia del Diritto Italiano all’Università di Sassari, una trentina di persone ha fatto il saluto romano di fronte al feretro.
A cura di Biagio Chiariello
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Il saluto romano al funerale di Giampiero Todini, 72 anni, docente di Storia del Diritto Italiano all’Università di Sassari, ha generato non poche polemiche sui social network. Nel filmato caricato online dal figlio Luigi si vedono e si sentono i “camerati” schierati dare l’ultimo saluto al professore, alzando il braccio destro e rispondendo con il grido “Presente” al richiamo “Camerata Giampiero Todini”. Una scena che si ripete per tre volte davanti al feretro sul sagrato della Chiesa di San Giuseppe a Sassari dove sono state celebrate le esequie sabato 1 settembre.

Proprio il figlio del professore scomparso evidenzia come il tutto “rientri nella visione politica e ideale di mio padre e mia, ma nessuno vuole sovvertire l'ordine democratico”. L'ultima riflessione di Luigi Todini è per “tutti i morti, per i quali ho sempre avuto massimo rispetto. Se morisse un comunista e i suoi compagni volessero salutarlo con le bandiere rosse e il pugno alzato, non troverei nulla di strano perciò non capisco l'accanimento sebbene comprenda che si sia trattato di una scelta inusuale, mai fatta prima da nessuno a Sassari, ma non c'è da preoccuparsi”. Sempre Luigi Todini ha ricordato che "c'è una sentenza della Corte di Cassazione del febbraio 2018 che dice che il gesto del saluto romano è consentito in occasioni come le commemorazioni funebri."

Chi era Giampiero Todini

Repubblica ricorda come Todini fosse sì un fascista (fede politica rimarcata anche dalla spilla del Msi che indossava anche nell’Università di Sassari), ma che negli anni Settanta era stato tra i fondatori dell'Archivio Storico Giuridico Sardo di Sassari per il quale aveva anche svolto il ruolo di Presidente. Inoltre, l’ex Capo dello Stato Francesco Cossiga nel 1987 gli aveva conferito il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica, riconoscimento che gli era stato rinnovato dallo stesso Cossiga nel novembre del 1991 con l’onorificenza di “Commendatore al merito della Repubblica Italiana”. Anche il figlio Luigi ha adottato lo stesso credo politico del padre, tanto da essersi iscritto a CasaPound, con cui si è candidato alle passate elezioni politiche per il Senato.

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