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Sallusti condannato, reazione Severino: Non commento ma cambiare norma

La sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a 14 mesi di reclusione per il direttore de Il Giornale ha scatenato diverse polemiche. Il giornalista ha annunciato di dimettersi e di non chiedere misure alternative al carcere.
A cura di Susanna Picone
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La sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a 14 mesi di reclusione per il direttore de Il Giornale ha scatenato diverse polemiche. Il giornalista ha annunciato di dimettersi e di non chiedere misure alternative al carcere.Il direttore del Il Giornale Alessandro Sallusti è stato condannato oggi a 14 mesi di reclusione dalla Cassazione per aver diffamato a mezzo stampa il magistrato Giuseppe Cocilovo. Con una nota la Suprema Corte ha fatto sapere di ritenere opportuno precisare alcuni aspetti del caso Sallusti che non erano stati “esattamente evidenziati dalla stampa nei giorni scorsi”, per esempio la falsità della notizia contenuta nell’articolo incriminato. Poi il Procuratore Bruti Liberati ha fatto sapere che l’esecuzione della pena detentiva verrà “automaticamente sospesa” in quanto al momento non ci sono recidive o cumuli di pena. La sentenza, che in tanti stavano aspettando, ha immediatamente scatenato le reazioni del mondo politico e dei colleghi giornalisti, nella grande maggioranza concordi nel ritenere ingiusta una tale condanna. Non ha commentato direttamente il verdetto il ministro della Giustizia Paola Severino che però ha ribadito “la necessità di intervenire al più presto sulla disciplina della responsabilità per diffamazione del direttore responsabile”.

Dimissioni e nessuna intenzione di chiedere misure alternative –  Alessandro Sallusti, in seguito alla sua condanna, ha fatto sapere di dimettersi dalla carica di direttore de Il Giornale (che nella sua versione online apre con “Vergogna”) affermando anche di non avere intenzione di chiedere una misura alternativa alla pena come l’affidamento ai servizi sociali perché – ha spiegato il giornalista – “mi rifiuto di essere rieducato da qualcuno, credo che l’affidamento deve avvenire per qualcuno che spaccia droga magari anche per qualche politico che ruba”. Sarebbe dunque pronto a varcare le porte del carcere. Intanto al giornalista è stata espressa tanta solidarietà, la sua condanna è stata definita “sconvolgente” dal segretario Fnsi Franco Siddi il quale ha sottolineato come tutti i giornalisti devono sentirsi condannati come Sallusti. Ferruccio De Bortoli ha detto come sia davvero molto grave arrivare a ipotizzare il carcere per un collega su un cosiddetto reato d’opinione, condanna simile espressa dal direttore di Libero Belpietro così come da altri giornalisti e direttori responsabili.

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