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Saldi estivi al via, si parte da Sicilia e Basilicata: spesa media di 100 euro a persona

Sono partiti oggi i saldi estivi in Sicilia, domani l’avvio in Basilicata: per tutte le altre regioni si dovrà aspettare sabato 7 luglio. Confcommercio stima un giro d’affari da 3,5 miliardi di euro con una spesa media a famiglia di 227 euro: una cifra leggermente inferiore ai 100 euro per ogni persona.
A cura di Stefano Rizzuti
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Al via i saldi estivi: si parte già oggi in Sicilia, domani in Basilicata. In tutte le altre regioni italiane si dovrà invece attendere qualche altro giorno: i saldi prenderanno il via sabato 7 luglio. L’anticipo della Basilicata è una prassi usuale: la regione decide di partire prima e con sconti più elevati per ottenere qualche vantaggio per i commercianti rispetto alle vicine Puglia e Campania. Una incognita è segnata dal maltempo che ha finora riguardato molte regioni italiane e che sembra aver scoraggiato la vendita di capi estivi fino a questo momento: i saldi non riguarderanno quindi solamente le classiche vendite di fine stagione. Una incognita che sembra quindi dare fiducia agli esercenti che si aspettano risultati migliori del solito.

Secondo le stime dell’Ufficio studi di Confcommercio la stagione dei saldi estivi vale complessivamente circa 3,5 miliardi di euro. A essere coinvolti, secondo le stime dell’associazione dei commercianti, dovrebbero essere 15 milioni e mezzo di famiglia per una spesa media di 227 euro: poco meno di cento euro a persona. “C’è attesa per questi saldi estivi”, afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio. Attesa che dipende proprio dai consumi non esaltanti degli ultimi mesi. Ma c’è anche qualche piccola preoccupazione con la costante crescita delle vendite online: fenomeno che non dovrebbe comunque portare grosse differenze rispetto allo scorso anno.

Più preoccupato il Codacons, secondo cui il rischio è di andare incontro a un vero e proprio flop, con un calo della spesa stimato del 5% e con acquisti che si fermeranno a una media di 64 euro a persona. Questo rischio dovrebbe essere particolarmente marcato al Sud, dove le previsioni parlano di una possibile decrescita del 15%. L'eventuale crollo di vendite potrebbe non riguardare le grandi firme né le grandi città, così come non dovrebbe colpire gli outlet, stando sempre alle stime del Codacons. Ma il ‘nemico’ da battere rimane l’e-commerce: “I consumatori possono trovare articoli scontati tutto l’anno, basta un clic sul pc o sullo smartphone. Anche per questo gli sconti di fine stagione non esercitano più alcun fascino sui cittadini e andrebbero del tutto aboliti”, sentenzia l’associazione dei consumatori.

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