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Sai bene che cos’è lo ‘spam’, ma da dove salta fuori questo nome?

Oggi è la posta indesiderata, ma è un termine usato con significati diversi fin dai primi albori di internet; per ritrovare la sua origine ci dobbiamo riguardare uno sketch dei Monty Python, uno dei gruppi comici più famosi di sempre, datato 1970, che gioca su una marca di carne in scatola diventata celebre nel dopoguerra: la SPAM, prodotta dalla Hormel Foods.
A cura di Giorgio Moretti
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SPAM, ovvero ‘SPiced hAM', una carne in gelatina a basso costo, molto popolare sul mercato britannico prostrato dalla guerra. Questo sketch del Monty Python Flying Circus si apre così: una signora e un signore vengono calati in una bettola, e domandano che cosa offra la casa. Viene fuori che ogni pietanza della lista recitata dalla stridula cameriera è a base di spam.

«Be', che cos'avete?»
«Be', ci sono uova e bacon; uova salsicce e bacon; uova e spam; uova bacon e spam; uova bacon salsicce e spam; spam bacon salsicce e spam; spam uovo spam spam bacon e spam; spam salsicce spam spam bacon spam pomodoro e spam; spam spam spam bacon e spam…» […]
«Avete niente che non abbia dentro lo spam?»
«Spam uova salsicce e spam, non c'è molto spam, dentro». Quindi la signora afferma di non gradirlo, chiede un piatto senza nel disgusto generale, e i vichinghi nella bettola intonano un canto sullo spam, e via e via.

Bene, divertente, di umorismo britannico. Ma come è che questo scherzo del 1970, partendo da un alimento in scatola tanto popolare, addirittura basilare per civili e militari inglesi, quanto piatto, solito e in definitiva poco gradito, diventa un paradigma del mondo connesso?

Si potrebbe pensare questo: i due avventori non gradiscono lo spam, ma viene loro proposto ineluttabilmente in ogni piatto: l'analogia con le email non richieste e indesiderate che travolgono la casella di posta elettronica sarebbe immediata e intuitiva. Ma, per quanto l'emersione di usi del genere sia difficile da ricostruire analiticamente, ci sono sicuramente dei passaggi intermedi. Solo dagli anni '90 lo spam ha significato in maniera più stabile i messaggi di posta elettronica non richiesti e indesiderati, specie a carattere commerciale e inviati a tappeto sperando che qualcuno abbocchi all'offerta. Anche perché il fenomeno è esploso allora. Qualcuno avanza che sia stato negli anni '80, nelle prime chat-room, che il termine ‘spam' ha iniziato a prendere piede: la sua citazione a cascata, pop e incisiva, veniva usata per disturbo, inondando le schermate delle chat, o sotto forma di immagine per ingolfare le linee allora lente, magari per scacciare partecipanti indesiderati. Da un simile spam, quello che conosciamo noi mutua i tratti di una grande mole di messaggi che infastidiscono e basta.

Strano pensare che quello che era nato come sketch per ridere intimamente del proprio passato prossimo di scarsità, forse di miseria, e così esorcizzarlo, abbia invece dato origine al nome di un fenomeno così incredibilmente altro. Ed enorme: pochi anni fa la Symantec ha stimato che i due terzi del traffico e-mail del mondo fosse spam… in netto miglioramento rispetto al passato!

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Nato nel 1989, fiorentino. Giurista e scrittore gioviale. Co-fondatore del sito “Una parola al giorno”, dal 2010 faccio divulgazione linguistica online. Con Edoardo Lombardi Vallauri ho pubblicato il libro “Parole di giornata” (Il Mulino, 2015).
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