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Ryanair, firmato in Italia il primo contratto collettivo dei piloti: “Evento storico”

Ryanair ha siglato, dopo mesi di trattative con l’Anpac, il primo Contratto Collettivo di Lavoro, approvato dalla maggioranza dei piloti italiani associati. “Avvenimento storico, è la prima volta in tutta Europa”. Tfr, Fondaereo, Sanivolo, contributi previdenziali e tutele sociali per maternità e paternità tra gli impegni perseguiti.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo mesi di trattative e di potreste, che hanno agitato anche le vacanze estive di centinaia di migliaia di passeggeri, Ryanair ha reso noto di aver finalmente raggiunto un'intesa con i piloti della compagnia in Italia: è stato infatti firmato il primo Contratto Collettivo di Lavoro con l'Anpac, l'Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile, approvato a larga maggioranza, più del 72%, dai 300 piloti associati. Si tratta, commenta l'associazione in una nota, "di un avvenimento storico, in quanto il contratto collettivo di lavoro di diritto italiano sottoscritto è anche il primo contratto collettivo di lavoro del personale navigante di Ryanair siglato in Europa". Eddie Wilson, Chief People Officer del vettore low cost, nel dare l’annuncio si è augurato che "questo contratto sia presto seguito da un simile accordo con i nostri piloti irlandesi".

Così, dopo il riconoscimento delle rappresentanze sindacali, la compagnia irlandese si impegna a riconoscere ai propri dipendenti anche quanto previsto dall'ordinamento nazionale italiano in termini di Tfr attraverso l'introduzione di Fondaereo, un fondo previdenziale complementare contrattuale, della contribuzione a Sanivolo, cassa di assistenza sanitaria integrativa, del pagamento dei contributi previdenziali e del riconoscimento pieno delle tutele sociali per maternità e paternità. Il percorso, tuttavia, sarà tutt'altro che breve. Bisognerà realizzare "ulteriori azioni sul piano fiscale – sottolinea l'Anpac -, che dovranno essere implementate nel breve termine, anche con l'intervento del governo italiano, attraverso il Ministero dell'Economia e di quello dei Trasporti, per finalizzare il versamento dei prelievi fiscali da parte di Ryanair in Italia al contrario di quanto avviene oggi, a causa dell'applicazione dell'accordo bilaterale Italia-Irlanda, che obbliga il vettore guidato dall'a.d., Michael O'Leary, al versamento all'Irlanda dei prelievi fiscali fatti ai dipendenti che operano in Italia".

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