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Russiagate, la musulmana che non si dispera per la strage a Westminster è una fake news

La foto della donna musulmana che passa accanto ai cadaveri dell’attentato di Westminster è una “fake news”: in realtà l’immagine è stata diffusa da un account russo, allo scopo di destabilizzare le democrazie occidentali, come ha denunciato la stessa premier Theresa May.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'immagine della donna musulmana che cammina tra i cadaveri ostentando indifferenza è una fake news. La foto si riferisce all'attentato dello scorso 22 marzo, e ritrae una ragazza che cammina accanto sul ponte di Westminster, con il tradizionale velo islamico allacciato in testa, l'hijab, e con uno smartphone in mano. L'account twitter da cui è stata diffusa questa foto era in realtà uno degli account "troll", uno dei 2700 account russi, creati per creare scompiglio e influenzare l'opinione pubblica britannica e americana, e orientare così il voto alle elezioni politiche.

Su twitter quest'account era noto come @Southlonestar, e contava oltre 16mila follower. Associato a Texas Lone Star, che si definisce "un orgoglioso patriota texano e americano", il profilo ha sostenuto la corsa di Trump per le presidenziali, e ha tifato per la Brexit nel giorno del referendum britannico. In realtà, come ha più volte cercato di spiegare l'autore dello scatto sul ponte di Westminster, la donna musulmana era tutt'altro che fredda dinanzi a quell'orrore. Il fotografo ventottenne Jamie Lorriman ha detto che la giovane era in realtà "traumatizzata e sconvolta". E chi meglio di lui avrebbe potuto interpretare lo stato d'animo del soggetto da lui ritratto. Ma a nulla sono valse le sue spiegazioni. Uno dei tweet che hanno veicolato la foto sui social recava la frase "La donna musulmana non presta la minima attenzione all'orrore dell'attacco, cammina tranquillamente accanto a un uomo che sta morendo e controlla il suo telefono". E accanto alla frase compariva l'hashtag "#BanIslam".

La premier britannica May ha puntati il dito proprio ieri e il tentativo degli hacker russi, che hanno tentato in più occasioni, spinti dallo stesso Putin, di minare la libertà delle decisioni dei cittadini, attraverso una guerra via internet, a colpi di fake news. Tentativo dei russi di girare a proprio favore il risultato delle consultazioni democratiche occidentali, per destabilizzare i governi nemici e "alimentare la discordia".

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