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Rugby: tutti rasati nel Benetton Treviso, gesto di solidarietà per Nasi Manu

I giocatori del club veneto hanno deciso di tagliarsi i capelli a zero per confermare la propria vicinanza a Nasi Manu, neozelandese capitano della squadra, cui è stato diagnosticato lo scorso agosto un tumore per il quale è stato operato e sta affrontando la chemioterapia: “Gli siamo tutti vicini”
A cura di Alessio Pediglieri
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Solidarietà. Totale. Verso Nasi Manu, il giocatore del Benetton Treviso colpito dal cancro e che si sta sottoponendo al secondo ciclo di terapia. Per lui, tutti i compagni di squadra, circa 40 giocatori, hanno deciso di tagliarsi i capelli a zero, come segno di nuova solidarietà ad un amico prima che ad un collega di sport. Così, per la sfida internazionale contro gli inglesi degli Harlequins in Challenge Cup, tutti si presenteranno senza capelli.

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A spiegare il gesto, che coinvolgerà anche lo staff tecnico e lo stesso tecnico Kieran Crowley è Alberto De Marchi che motiva il tutto ricordando la malattia dell'amico: "Sapevamo che ci sarebbe stato un momento in cui la chemio sarebbe stata più dura da affrontare e così abbiamo deciso di tagliarci tutti i capelli per fagli capire che gli siamo tutti molto vicini".

Per rimanere più vicini possibili a Nasi Manu e condividere anche in senso simbolico le sue difficoltà, la squadra veneta ha trasformato così lo spogliatoio in una sala da barbiere: rasoio in mano e via i capelli, tutti, per presentarsi rasati a zero: "Avevamo progettato di tagliarci i capelli da subito poi purtroppo la squadra è stata divisa chi in Nazionale e chi in Sudafrica. Mercoledì però ci siamo ritrovati  tutti e supportati dalla società, abbiamo fatto il taglio girando un video che stiamo montando e che pubblicheremo online".

Una sorpresa per Nasi Manu, di origini neozelandesi e capitano del Treviso. Lo scorso 30 agosto, a seguito degli accertamenti effettuati dallo staff medico biancoverde all’apparato uro-genitale dell’atleta, si è scoperta la presenza di una neoformazione che ha comportato l’immediato intervento chirurgico. Operazione riuscita ma che ha obbligato il giocatore al secondo ciclo di chemioretapia: "Se riuscissimo a vincere questa gara tanto importante nel nostro programma stagionale, sarebbe tutto perfetto perchè potremmo dedicare il successo a Nasi e alla sua famiglia"

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