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Rovigo, bufera su un poliziotto: su Facebook insulti alle vittime di stupro, Cucchi e migranti

Sul profilo Facebook di Mauro Maistro, agente di polizia in servizio al commissariato di Adria (Rovigo), sono apparse una serie di frasi choc un po’ contro tutti, dai migranti, a Stefano Cucchi, alle giovani stuprate “che fanno le vittime”. Il Codacons ha chiesto che l’agente venga sollevato dal servizio.
A cura di Susanna Picone
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Ha usato Facebook per insultare praticamente tutti Mauro Maistro, un poliziotto in servizio nel commissariato di Adria (Rovigo), finito nella bufera dopo che Selvaggia Lucarelli ha pubblicato alcuni dei post della sua pagina pubblica in rete. L’agente ne aveva per tutti, dai migranti alle ragazze vittime di violenza sessuale. In uno dei suoi post, in particolare, commentava il recente stupro di Jesolo: “Queste ragazzine che pensano di rimediare una canna facendo ‘servizietti' veloci agli spacciatori, poi trovano quello che invece vuole il servizio completo e allora piangono perché le stuprano. Storia vecchia come il mondo”. Sostanzialmente per l’agente la ragazzina violentata in spiaggia “se l’era cercata”. E ancora, riguardo il caso di Rimini che vede sotto accusa due allievi poliziotti: “Troppe donne che prima si mettono in situazioni strane e poi fanno le vittime”, è solo una parte del duro commento pubblicato sulla sua pagina pubblica di Facebook.

In corso verifiche sul poliziotto – Il poliziotto ha inoltre scritto post contro l'ambasciatrice di Malta in Italia, i vertici della Guardia Costiera, Laura Boldrini e anche contro Stefano Cucchi e i suoi familiari. “Sulla pelle dei poveri diavoli che hanno avuto la sfiga di incrociarti loro malgrado ci fanno i soldi sorella e parenti, avvocato e regista. La celebrazione di una persona che valeva poco da vivo e che da morto è diventato un affarone”, ha scritto commentando il film dedicato al ragazzo romano morto dopo l’arresto. Il profilo del poliziotto è stato adesso oscurato, ma intanto il Codacons ha chiesto che l’agente venga sollevato dal servizio. Il caso è stato oggetto di un summit in questura. I vertici rodigini fanno sapere che sono in corso le “necessarie verifiche per accertare se chi ha pubblicato quei post sia il poliziotto" di cui si parla online: "In caso positivo saranno valutate le sue responsabilità”.

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