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Rottamazione delle cartelle: cosa rischia chi non paga entro giovedì 7 dicembre

I pagamenti delle cartelle previsti dalla prima rottamazione sono considerati validi se la rata unica o le singole rate previste per il 2017 vengono versate entro il 7 dicembre. Altrimenti la rottamazione perde di efficacia, anche in caso di avvenuto pagamento in tempi utili delle precedenti rate.
A cura di Stefano Rizzuti
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La presentazione delle domande per la prima rottamazione delle cartelle si è chiusa il 21 aprile 2017, ma il pagamento – per chi ha deciso di dividere l’importo in più rate – per l’anno in corso può ancora essere saldato entro il 7 dicembre. Ma cosa succede in caso di pagamento in ritardo di una delle rate?

La rottamazione è valida solamente se vengono versate in tempo tutte le somme dovute. I contribuenti che non hanno pagato l’unica rata scaduta il 31 luglio o le singole rate scadute a luglio e a ottobre, potranno ancora mettersi in pari effettuando il pagamento scaduto entro il 7 dicembre. In questo caso non è necessario presentare una nuova domanda ma semplicemente effettuare il versamento con i bollettini ricevuti.  Così facendo si può essere riammessi alla rottamazione delle cartelle. Il differimento al 7 dicembre vale anche per la terza rata scaduta di recente, il 30 novembre.

La prima rottamazione ha permesso ai contribuenti di estinguere il debito accumulato negli anni tra il 2000 e il 2016 con riduzioni significative, anche fino al 50% dell’importo totale, cancellando le sanzioni e gli interessi di mora. Ma questa rottamazione è valida solo in caso di somme pagate entro i termini di scadenza. Chi ha presentato domanda ma ha cambiato idea e ora non vuole più effettuare la rottamazione può decidere di non eseguire i pagamenti.

Cosa succede in caso di mancato pagamento

Nel caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento dell’unica rata o di una delle singole rate, la rottamazione perde la sua efficacia. Si torna così ai normali termini di prescrizione delle cartelle a cui fa riferimento il debito. Nel caso in cui questo accada, i pagamenti precedentemente versati diventano l’acconto dell’importo complessivo dovuto.

Quando vanno effettuati i pagamenti

Chi decide di pagare a rate deve versare il 70% dell’importo totale nel 2017, mentre il restante 30% nel 2018. Le rate successive alla prima vengono pagate con gli interessi del 4,5% l’anno: calcolo effettuato però a partire dall’agosto del 2017. Si può decidere di pagare con un massimo di tre rate nel 2017 e di due per il 2018. Per quanto riguarda il 2017, le scadenze previste erano luglio, settembre e novembre. I pagamenti vengono considerati regolari se versati entro il 7 dicembre. Per il 2018 le scadenze sono previste a luglio e settembre.

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