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Rotondi: “Salvini e Di Maio sono giovani e belli ma Berlusconi è una rockstar”

Gianfranco Rotondi commenta il risultato in Molise: “Berlusconi nel giro di un mese ha raddoppiato i voti”. E fa il nome di Luigi Giampaolino, presidente emerito della Corte dei Conti, come possibile figura che potrebbe andare bene al M5S e al centrodestra, a guida di un governo tecnico-politico di transizione, fino alle elezioni anticipate.
A cura di Annalisa Cangemi
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"I risultati di queste elezioni regionali? Sono importanti, nell'ambito di quelle che sono le dimensioni del Molise, per carità. Però sono dati indicativi: l'idea che Berlusconi esca schiantato da un confronto con i due ragazzi (Luigi Di Maio e Matteo Salvini ndr), non sta proprio in piedi. Loro sono giovani bravi e belli ma Silvio è una rockstar". Così Gianfranco Rotondi, segretario di Rivoluzione Cristiana, commenta i risultati delle consultazioni in Molise, che hanno decretato la vittoria del candidato del centrodestra, il forzista Donato Toma.

Cosa ci dicono questi risultati? Se li aspettava?

Berlusconi nel giro di un mese e mezzo, dopo il 4 marzo, ha raddoppiato i voti in Molise. Non dovete considerare il risultato solo di Forza Italia, ma dovete sommare i voti di FI più Popolari per l'Italia, più Udc più la lista civica Orgoglio Molise. Io commento sempre dopo che sono arrivati i risultati, mai prima. Certamente sociologicamente questa vittoria è importante.

Perché?

Era il primo test, la prima verifica, per capire se effettivamente il Movimento Cinque Stelle vola alle politiche e arranca alle amministrative. E mi pare sia proprio così. In Sicilia, prima del voto del 4 marzo, i Cinquestelle non hanno vinto. E allo stesso modo adesso non hanno preso il Molise. Il format non è cambiato: vuol dire che non hanno una classe dirigente amministrativa che permetta loro di tradurre in guida delle comunità quello che è un consenso di opinione.

Ma il Movimento è comunque al 31% in Molise

Questo è vero, però perde. E ha perso nel giro di un mese. E ha perso 13 punti. E questa sconfitta si spiega anche con la disaffezione del loro elettorato per questo lungo gorgheggiamento doroteo. Tutti vogliono fare i democristiani ma non lo sanno fare. La Dc aveva una padronanza dei tempi. Il minuetto che per colpa di questi sta andando avanti da cinquanta giorni con la Democrazia cristiana sarebbe durato dieci giorni. Ad un certo punto si arriva a un punto di caduta, e io ricordo che c'era sempre qualcuno che prendeva una decisione nell'interesse del Paese. E quando si fa qualcosa nell'interesse del Paese bisogna mettere nel conto un'immediata perdita di consenso, che viene recuperata se poi si fanno cose buone.

Dove ha più sbagliato Di Maio?

L'accordo con Berlusconi che loro hanno rifiutato è un errore politico, perché loro avevano il diritto di porre una questione: se si fa un'alleanza noi siamo il partito di maggioranza relativa. Noi avremmo detto "abbiamo vinto noi perché abbiamo 5 punti in più". E loro avrebbero potuto controbattere, chiedendo la guida di quest'alleanza, rivendicando il fatto che sono il primo partito. Ma dovevano essere aperti a rispettare tutte le componenti, a cominciare dal presidente Berlusconi. Non è che si diventa amici solo perché si sostiene un governo insieme! Il populismo è così: per un po' la gente la tieni facendo rotolare le teste. Poi però la gente vuole che gli riempi la tasca.

Mandato esplorativo a Fico. Quante possibilità ci sono che vada in porto un accordo M5s-Pd-Leu?

Ma cosa vuole esplorare Fico? Se il M5S fa un governo con il Pd ha quattro voti di margine alla Camera e se li deve andare a cercare al Senato. E chi glieli dà? Io la vedo come un'esplorazione al buio francamente. Mi sembra chiaro che questa è una marcia a tappe forzate verso il voto anticipato, che potrebbe essere a ottobre o nella primavera 2019, ma non cambia molto. Mattarella sta utilizzando Fico per guadagnare tempo, ma poi lo sbocco possibile è uno solo.

E cioè?

Il cosiddetto governo del Presidente, che poi sarà un governo tecnico-politico, sostenuto da tutti, come se fosse un Gentiloni nuovo, presieduto da una figura gradita ai Cinquestelle, per esempio il presidente emerito della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, potrebbe essere un nome papabile. So che è vicinissimo a Di Maio, anche lui è di Pomigliano d'arco. Non ne ho parlato con Berlusconi, ma posso assicurare che da parte sua ci sarebbe un grande apprezzamento. Una figura che potrebbe essere accettata da tutte le parti politiche, e chi più lui, che ha guidato la Corte dei conti, sarebbe in grado di gestire una fase provvisoria e di mettere in pari i conti dell'Italia?

Lei vede naufragata l'ipotesi di un governo Lega-M5S?

Bisogna valutare in base alle notizie del giorno, e con le dichiarazioni di oggi io vedo pochi margini per qualsiasi governo.

Potrebbero spostare gli equilibri le elezioni in Friuli?

Si sa che il Friuli è un territorio in cui la Lega ha un forte radicamento, sta esprimendo il candidato presidente, Fedriga, e dunque è ovvio che vincerà la Lega. L'esito è scontato, come se si votasse in Veneto, perché Salvini gioca in casa.

Si dice che un trionfo della Lega possa portare Salvini a mettere da parte Berlusconi.

E che fa, trionfa lui e dà la premiership a Di Maio? Diciamoci la verità, l'alleanza Lega-M5S si è rotta non per Berlusconi, ma sulla scelta del futuro premier che dovrebbe guidare il governo.

Quanto potrebbe pesare la sentenza della trattativa Stato-Mafia?

Si tratta di una sentenza di primo grado, commentata da tutto l'establishment europeo e italiano come una sentenza che sarà rivisitata nei gradi successivi. Dubito che sarà ricordata nei manuali di diritto penale che i nostri nipoti studieranno, per cui non è stata presa dal Palazzo come una pietra miliare. Non cambia nulla, come dimostra la risposta dell'elettorato molisano.

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