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Rotoli del Mar Morto falsi, il Museo della Bibbia chiede scusa e ritira i reperti

Per oltre un anno sono stati in mostra al Museo della Bibbia di Washington. Ora però si scopre che quei frammenti dei rotoli del Mar Morto per cui sono stati spesi diversi milioni di dollari sono falsi. Erano stati donati al museo dal suo fondatore, Steve Green, nonostante già un anno fa fosse stata messa in dubbio la loro autenticità.
A cura di Redazione Cultura
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Per oltre un anno sono stati in mostra al Museo della Bibbia di Washington. Ora però si scopre che quei frammenti dei rotoli del Mar Morto per cui sono stati spesi diversi milioni di dollari sono falsi. Erano stati donati al museo dal suo fondatore, Steve Green, nonostante già un anno fa fosse stata messa in dubbio la loro autenticità. Già Arstein Justnes, professore di studi biblici in un'università norvegese, ammise che erano dei veri e propri falsi. Il museo decise allora di ingaggiare alcuni ricercatori per verificarne l'autenticità, eppure continuò a esporre i Rotoli. Di ieri le scuse ufficiali e la decisione di ritirarli dall'esposizione, perché almeno cinque frammenti sarebbero falsi. L'ammissione arriva direttamente dal museo.

Dagli anni Duemila sono stati ritrovati diversi reperti che si crede possano appartenere ai Rotoli, probabilmente rubati ai tempi dai beduini. Una buona parte dei rotoli provengono dall'Iraq, da cui provengono 5500 tavolette d'argilla saccheggiate e vendute da un rivenditore sconosciuto alla famiglia Green per 1,6 milioni di dollari. Successivamente il contrabbando internazionale di opere d'arte avrebbe trasportato questi reperti illegalmente negli States, motivo per cui è stata affibbiata una sanzione di 3 milioni di dollari ai finanziatori del Museo della Bibbia. Intanto una società tedesca di analisi continua ad analizzare i 16 frammenti dei presunti Rotoli appartenenti al Museo della Bibbia attraverso raggi X microscopia digitale 3D. Quindi si potrebbero scoprire altri falsi pagati milioni di dollari.

Dopo sessant’anni è stata scoperta a Qumran un’altra antica grotta: all’appello mancano solo i rotoli lì presenti in origine ma tutto fa pensare ad essi, alimentando la grande aura di “storicità” del luogo. Ha fatto il giro del mondo la scoperta di una nuova camera tra le grotte in cui vennero ritrovati i famosi rotoli, compiuta da un team internazionale di ricercatori. Nei magazzini dove sono conservati gli antichi manoscritti della Torah sono stati rinvenuti altri 50 nuovi frammenti degli antichi papiri che, secondo alcuni, raccontano versioni diverse della vita di Gesù finora conosciuta.

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