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“Rosato ti bruceremo vivo”: le minacce del futuro assessore M5s in Sicilia al deputato Pd

“Rosato facciamo un patto, se questa legge sarà cassata dalla Consulta, noi ti bruceremo vivo, ok?”, scrive su Twitter Angelo Parisi, assessore ai Rifiuti in pectore del M5s in caso di vittoria in Sicilia di Giancarlo Cancelleri. Parisi si è poi scusato, Pd e destra chiedono ai vertici del MoVimento di intervenire e dissociarsi.
A cura di Stefano Rizzuti
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“Rosato facciamo un patto, se questa legge sarà cassata dalla Consulta, noi ti bruceremo vivo, ok?”. Quello che sembra essere un tweet del solito hater della rete – coloro che insultano e aggrediscono personaggi noti attraverso i social network – è in realtà qualcosa di più. Perché arriva non da un normale cittadino ma da Angelo Parisi, designato come futuro assessore ai Rifiuti della regione Sicilia in caso di vittoria del candidato M5s Giancarlo Cancelleri alle elezioni del 5 novembre.

Il riferimento è a Ettore Rosato, deputato del Pd da cui prende il nome la nuova legge elettorale, il Rosatellum bis appunto. Parisi nel suo tweet si riferisce proprio alla legge elettorale approvata negli scorsi giorni al Senato e alla possibilità che la Consulta la dichiari incostituzionale come sostenuto da alcuni esponenti del M5s. Ma l’invito non è dei più pacifici. Il tweet, insieme ad altri dello stesso Parisi, è stato riportato dal quotidiano La Stampa che spiega, inoltre, che l’assessore M5s in pectore ha chiuso il suo profilo del social network per evitare che i suoi post siano leggibili da tutti gli utenti.

Rosato ha affidato la sua risposta a Facebook: “Non sono uno che si impressiona, mai. Neanche quando leggo fiumi di odio contro di noi sui social. Ma la frase ‘Ettore Rosato, noi ti bruceremo vivo’, mi fa male. Per la mia famiglia e per i miei figli, naturalmente. E perché non l'ha scritta uno qualsiasi. Ma un signore a cui il candidato 5 stelle Cancelleri vuole far fare l'assessore ai rifiuti in caso di vittoria. Si chiama Angelo (lasciamo stare il cognome) e vuole bruciare vivo un avversario, vuole bruciarmi vivo perché sulla legge elettorale non la penso come lui. Ma vi rendete conto di quanta violenza, seppur sul web? Di quanta meschinità umana?”.

Il capogruppo del Pd alla Camera se la prende allora con i vertici del MoVimento: “Le elezioni si vincono e si perdono, è la vita. Ma quando si perde la dignità, beh, allora è difficile recuperarla. Cari amici 5 stelle, i veri impresentabili siete voi. Col vostro linguaggio squadrista e i vostri insulti state distruggendo la normale discussione politica. Caro Grillo, caro Di Maio, fermatevi. Siete ancora in tempo. Restate umani, almeno voi”.

Gli altri tweet offensivi di Parisi e le scuse

I tweet di Parisi non sono destinati solo a politici avversari: i suoi insulti si rivolgono anche ai giornalisti: “Giovanni Floris – scrive Parisi secondo quanto riportato dalla Stampa – hai confermato che sei un idiota che non capisce un cazzo. L’Appendino non è accusata di falso in bilancio”. In un altro tweet: “Ecco l’altro cretino di Giannini che dimostra di non saper manco leggere…”. A sua difesa, Parisi avrebbe tentato di spiegare: “Non ricordo quei tweet, che vanno comunque contestualizzati. A ogni modo sono tweet di un privato cittadino, scritti quando non ero assessore designato dal M5s. Cosa c’entra il passato col ruolo che dovrei ricoprire?”. E si è poi scusato con Rosato: “Quando sbaglio so riconoscerlo, per questo oggi sento di dover chiedere scusa per il mio tweet dei giorni scorsi rivolto a Ettore Rosato. Quel linguaggio e quei toni non mi appartengono e mi dispiace essere andato oltre i limiti in un momento. Non sono un hater, sono un cittadino che ha a cuore la democrazia e le istituzioni ma non permetto a nessuno di strumentalizzare un mio errore per provare ad accostarmi agli impresentabili che affollano le liste di Nello Musumeci”.

La condanna bipartisan

Il candidato presidente della regione Sicilia del centrosinistra, Fabrizio Micari, ha chiesto a Cancelleri di “cacciare l’assessore: chi odia è impresentabile tanto quanto chi ruba”. Il ministro dello Sport Luca Lotti ha espresso la sua vicinanza a Ettore Rosato “per le minacce ricevute”: “Se questa è la classe dirigente che il M5S immagina per la Sicilia – scrive su Facebook – credo che gli elettori debbano pensare molto bene a chi concedere il loro voto. Di fronte a queste violenze non possono esserci giustificazioni, solo una ferma condanna senza se e senza ma. Condanna che auspico arrivi da tutto il Movimento 5 Stelle, a cominciare da Grillo e Di Maio”.

Della stessa opinione Anna Finocchiaro, ministra per i Rapporti con il Parlamento: “Disprezzo per le istituzioni, minacce agli avversari: così il M5S vorrebbe governare la Sicilia e l'Italia? Solidarietà a Ettore Rosato”. Solidarietà anche da Arturo Scotto, deputato di Mdp: “Quelle parole pronunciate dall’esponente M5s sono orribili e vanno denunciate. Cancelleri si dissoci”.

Anche dal centrodestra arriva la condanna alle parole di Parisi: “Ho vissuto gli anni '70 ma una violenza verbale che si spinge sino alla promessa del rogo faccio fatica a ricordarla”, dichiara Maurizio Lupi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare. “Che cosa distingue il candidato grillino che è assessore in pectore in Sicilia dai carnefici dell'Isis che hanno bruciato vivi gli elicotteristi americani? Il fatto che non è ancora passato all'azione? E se qualcuno lo prendesse sul serio?”, si chiede invitando il M5s a fermarsi nella “scriteriata aggressività prima che la lotta politica degeneri” e a condividere questa condanna alle affermazioni dell’assessore in pectore. Anche Renato Brunetta, di Forza Italia, esprime solidarietà a Rosato parlando di “assurda intimidazione”.

La difesa di Cancelleri

La risposta del candidato alla presidenza della regione Sicilia del M5s, Giancarlo Cancelleri, è arrivata dopo qualche ora con un post sul blog di Grillo: “La notizie del giorno – scrive – è un tweet infelice di Angelo Parisi. Lui l’ha già cancellato e si è anche scusato, perché se si sbaglia si chiede scusa. La verità è che Angelo Parisi è un ingegnere ambientale dalle grandi competenze e io gli ho chiesto di occuparsi di risolvere i problemi dei siciliani. E sono certo che lui lo saprà fare, farà un gran lavoro”. Ma secondo Cancelleri il problema non è il tweet di Parisi, bensì il fatto che i media si occupino della vicenda invece di parlare di Berlusconi che sarebbe indagato nel processo per le stragi di mafia: “Ma la cosa che mi fa arrabbiare di più è che i media nazionali lo sbattono in prima pagina proprio nel giorno in cui Berlusconi e Dell’Utri vengono indagati per le stragi di mafia del ’93 che riguardano proprio la Sicilia”.

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