1.392 CONDIVISIONI

Rosarno, carabiniere uccide migrante durante lite. La foto della ferita su Facebook

Nella tendopoli di San Sebastiano ieri ci è scappato un morto. Oggi non sono mancati i momenti di tensione, con un centinaio di migranti che ha inscenato una manifestazione di protesta.
A cura di Biagio Chiariello
1.392 CONDIVISIONI
Immagine

Non accennano a placarsi le agitazioni a San Ferdinando e a Rosarno, i Comuni della Piana di Gioia Tauro che ospitano la tendopoli dove ieri un carabiniere ha ucciso un bracciante del Mali nel tentativo di sedare una rissa. Stamane un centinaio di migranti hanno inscenato una manifestazione di protesta. Il corteo, con in testa Bartolo Mercuri, presidente dell'associazione ‘Il Cenacolo’, da anni a sostegno dei profughi che giungono in Italia, è partito dalle baracche a ridosso del porto di Gioia Tauro per arrivare fino al comune di San Ferdinando. Assieme a Mercuri c'era Amadou, il fratello di Sekine, l'immigrato ucciso. La situazione è sembrata comunque abbastanza tranquilla.” Non siamo qui per fare la guerra o per fare casini, siamo qui per lavorare e per mangiare. I carabinieri devono venire per mettere pace e non per uccidere”, ha detto un ragazzo connazionale del giovane morto ieri, davanti al Municipio dove gli extracomunitari si sono radunati per protestare le condizioni in cui sono costretti a vivere nella tendopoli. “Quello che è accaduto ieri – ha aggiunto il migrante – non è giusto. E vogliamo che tutta l'Italia e tutta l'Europa lo sappiano”.

La ricostruzione dei fatti

Secondo le ricostruzioni, il militare dell’Arma sarebbe intervenuto insieme ad un collega per cercare di contenere gli animi tra due extracomunitari che stavano litigando. Uno dei due lo ha ferito a un occhio e a un braccio "con almeno tre coltellate". Il collega nel tentativo di immobilizzare l'immigrato ha riportato la frattura della mandibola. Il carabiniere ha poi tirato fuori la pistola d'ordinanza e ha fatto fuoco, colpendolo mortalmente al ventre.  La versione braccianti che dicono di essere testimoni oculari del dramma è sostanzialmente simile, tranne per un particolare: la Procura e la stessa Arma dicono che la vittima ha aggredito il carabiniere con un coltello da cucina, mentre i migranti della tendopoli affermano che quel coltello non c'era e che la vittima avrebbe scagliato un grosso oggetto di ferro in direzione del carabiniere, colpendolo al volto e causandogli una profonda ferita. Sulla questione è intervenuto anche un collego dell'appuntato ferito, tramite un post su Facebook, corredato da una foto dello stesso carabiniere ferito e sanguinante:

1.392 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views