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Rompe cranio e mascella della figlia di 6 mesi durante la Vigilia di Natale, poi la uccide

Lee Parker, 33 enne inglese, è stato condannato a 15 anni di carcere per aver massacrato la figlioletta di sei mesi poche ore prima di Natale, dopo essersi ubriacato e drogato. L’uomo l’avrebbe sbattuta contro una porte, arrivando addirittura a sfondarla.
A cura di B. C.
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Stava trascorrendo le sue prime vacanze di Natale con la figlioletta appena nata, quando, ubriaco, è stato colto da un attacco di ira e ha pestato a morte la piccolina. Lee Parker, 33 anni, dovrà trascorrere i prossimi 15 anni dietro le sbarre dopo essere stato giudicato colpevole dell’assassinio di Aya, una bimba di appena 6 mesi. La madre della giovanissima vittima, Zofia Kucharczyk, era uscita per festeggiare la vigilia di Natale con il suo nuovo partner, lasciando la figlia piccola con il padre.

La coppia condivideva un appartamento a Kingswood, Bristol, ma ognuno faceva la propria vita, dopo la decisione di separarsi. Ciò che univa Zofia e Lee era proprio la piccola Aya. La polizia non ha mai stabilito cosa abbia fatto scattare Parker: fatto sta che l’autopsia sul corpicino della figlia ha stabilito che aveva subito ferite molto gravi, tra cui una frattura di 8 cm al cranio e la rottura della mascella. “Difficilmente ho visto lesioni così estreme in un bambino così piccolo come Aya. Non sarebbe mai potuta sopravvivere” ha detto il giudice Stephen Phillips, e rivolgendosi a Parker: "Dici che non hai memoria di quello che è successo. L'unica spiegazione è che hai perso completamente la testa. Il risultato è la tragica perdita di una vita giovane e innocente". Zofia era convinta che Lee fosse “un padre fiero” e che la nascita di Aya fosse "la cosa migliore che gli era mai accaduto”. Ma, evidentemente, dopo aver bevuto due bottiglie di vino rosso e buona parte di una bottiglia di vodka, e aver consumato cannabis e cocaina nelle 24 ore prima dell'omicidio, Parker è diventato violento.

Di fronte alla Corte di Bristol, ha ammesso le proprie responsabilità. Il 33enne avrebbe chiamato il 999 (numero d’emergenza in Regno Unito) quando erano le ore 1.09 del giorno di Natale per segnalare che sua figlia “non respirava”, ma un'ora dopo è stata dichiarata morta. Le indagini hanno poi stabilito che la porta del bagno era stata danneggiata nel corso della serata e il cartongesso era stato intaccato dall'impatto della testolina di Aya. “Per motivi che non sapremo mai, hai derubato tua figlia della vita e causato un dolore inimmaginabile a coloro che l'hanno amata. La morte di un bambino è sempre una tragedia ma le circostanze di questo caso la rendono davvero straziante” ha concluso il giudice nel comminare la condanna nei confronti di Lee Parker.

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