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Vaccino ai detenuti, D’Amato risponde a Salvini: “Disprezza la dignità umana”

“Ancora una volta Salvini dimostra di disprezzare la dignità umana lamentandosi della volontà di alcune regioni, tra cui il Lazio, di vaccinare i detenuti”. Queste le parole di Marta Bonafoni e Alessandro Capriccioli “capigruppo della Lista Civica Zingaretti e di + Europa Radicali) in risposta al tweet di Matteo Salvini che aveva dichiarato come fosse “roba da matti” preferire i detenuti agli anziani. L’assessore della Salute D’Amato l’ha poi definito un “maramaldo”.
A cura di Filippo M. Capra
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Arriva la controreplica dell'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato a Matteo Salvini, che con un post su Twitter aveva criticato la Regione, rea (a dire dell'ex ministro dell'Interno), di voler vaccinare prima i detenuti degli anziani. Il numero uno della Sanità laziale ha dichiarato: "Che un ex Ministro degli Interni definisca ‘roba da matti’ la vaccinazione degli agenti della penitenziaria e dei detenuti è un’azione da maramaldo. Il Lazio – ha continuato D'Amato – è tra le prime Regioni italiane per copertura vaccinale agli anziani e in generale per livello di somministrazioni. Su queste questioni serve serietà, in Lombardia e Veneto sono iniziate a marzo le vaccinazioni nelle carceri". Delle 18.000 dosi di vaccino Johnson & Jonhson in arrivo nel Lazio, 10.000 verranno destinate ai reclusi. Inoltre, come confermato dallo stesso assessore a Fanpage.it, da domani 12 aprile partiranno le prenotazioni per i 60 e 61enni.

Anche +Europa contro Salvini: Disprezza la dignità umana

Inoltre, in una nota congiunta firmata da Marta Bonafoni e Alessandro Capriccioli rispettivamente capogruppo della Lista Civica Zingaretti e di + Europa Radicali, si legge che "ancora una volta Salvini dimostra di disprezzare la dignità umana lamentandosi della volontà di alcune regioni, tra cui il Lazio, di vaccinare i detenuti. O forse non sa quello che sta dicendo dato che Lombardia e Veneto hanno già dal mese scorso cominciato a vaccinare i reclusi". Bonafoni e Capriccioli spiegano che Salvini "evidentemente ignora che anche oggi le cronache ci riportano una situazione delle carceri italiane che ha superato la decenza: sono luoghi destinati a diventare focolai, dove è impossibile il distanziamento e dove rimane difficile l’accesso alle cure". Poi, offrono l'esempio della casa circondariale di Rebibbia, dove "ad oggi si contano 70 detenuti con il Covid-19, a cui si aggiungono i numeri della polizia penitenziaria e dei lavoratori degli istituti. Sono parole irresponsabili, quelle di Salvini, che dimostra ancora una volta di considerare i detenuti scarti umani".

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