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Uscito dal carcere dov’era per maltrattamenti, punta la pistola contro la compagna: “Ti uccido”

Era uscito dal carcere e dai domiciliari per maltrattamenti, ubriaco ha puntato la pistola contro la compagna, minacciandola di morte. La donna è finita in ospedale con un trauma cranico.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha puntato la pistola contro la compagna, minacciandola di morte. Per questo motivo un quarantottenne è finito in manette e dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e porto abusivo di armi. I fatti si sono verificati nella serata di ieri, giovedì 8 settembre, nel Comune di Artena, in provincia di Roma. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri che indagano sulla vicenda coordinati dalla Procura, la donna aggredita dal compagno, che l'aveva minacciata di volerla uccidere, ha chiamato il 112. I militari sono intervenuti al'interno dell'abitazione insieme al personale sanitario del 118.

Presa a calci e pugni e minacciata con una pistola

Il compagno, ubriaco, l'avrebbe presa a calci e pugni, puntandole la pistola contro e minacciandola di morte. Prima che arrivassero i carabinieri è uscito di casa per disfarsi dell'arma e l'ha gettata in una scapata, nascondendola tra la vegetazione. I militari sono riusciti a bloccarlo, mentre la donna è stata soccorsa dal personale sanitario, che l'ha presa in carico e l'ha trasportata con l'ambulanza in ospedale. La paziente arrivata al pronto soccorso è stata affidata alle cure dei medici, che l'hanno accolta con codice rosso per le vittime di violenza di genere e sottoposta alle cure del caso. A seguito delle percosse ricevute ha riportato un trauma cranico non commotivo. Presenti i carabinieri della Compagnia di Colleferro, della Stazione di Artena e dell'Aliquota Radiomobile di Colleferro. La donna ha sporto denuncia nei confronti del compagno.

L'uomo già finito in carcere, uscito dai domiciliari

L'uomo era già stato destinatario dalla duplice ordinanza di allontanamento dalla casa famigliare e di divieto di avvicinamento alla persona offesa. Provvedimenti che la Procura della Repubblica di Velletri aveva disposto a maggio 2021, quando sono accaduti episodi simili e che il quarantottenne ha infranto. Il Tribunale di Velletri lo aveva prima posto in carcere e poi ai domiciliari nell’abitazione di un parente. Tornato in libertà, è stato di nuovo arrestato.

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