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Trovata la mitomane che ha terrorizzato Roma con falsi allarme bomba a Termini e al Colosseo

Trovata la responsabile di diversi falsi allarme bomba nella Capitale. Alla domanda sul perché avesse fatto quelle chiamate, la donna ha detto di trovarsi in un fortissimo stato d’ansia dovuto alla mancanza di una stabile condizione lavorativa. Per lei è scattata la denuncia a piede libero. Dovrà rispondere dell’accusa di procurato allarme presso l’autorità.
A cura di Enrico Tata
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"C'è una bomba alla stazione Termini", "un ordigno sta per esplodere al Colosseo, venite di corsa!". Era sempre lei, una donna originaria del Libano di 37 anni. Per mesi ha terrorizzato Roma con falsi allarme bomba. E soprattutto ha fatto sprecare energie preziose alle forze dell'ordine, che hanno dovuto bonificare tutti i monumenti e i luoghi sensibili della Capitale presi di mira dalla ‘mitomane'. Sono state decine le segnalazioni arrivate al numero unico di emergenza e tutte sono state effettuate dalla signora. Ogni intervento da parte delle autorità ha fortunatamente smentito la presenza delle fantomatiche bombe e quindi si trattava sempre falsi allarme.

La donna dovrà rispondere di procurato allarme

Tutte le segnalazioni provenivano da una voce sconosciuta. Fino a ieri, perché i carabinieri della stazione Roma via Vittorio Veneto sono riusciti a risalire alla sua identità. Come anticipato, si tratta di una donna originaria del Libano di 37 anni, a Roma senza fissa dimora, già conosciuta alle forze dell'ordine e domiciliata in un albergo della Capitale. Stando a quanto si apprende, la donna è risultata colei da cui partivano tutte le telefonate con le segnalazioni false. Alla domanda sul perché avesse fatto quelle chiamate, la donna ha detto di trovarsi in un fortissimo stato d'ansia dovuto alla mancanza di una stabile condizione lavorativa. Per lei è scattata la denuncia a piede libero. Dovrà rispondere dell'accusa di procurato allarme presso l'autorità. Fortunatamente, come detto, si trattava di falsi allarme, che non hanno causato danno, ma hanno fatto perdere tempo prezioso alle forze dell'ordine.

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