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Trasporti a Roma: Gualtieri cancella il progetto della funivia a Casalotti voluta da Raggi

Nella giornata di ieri, 28 gennaio, la Commissione Trasporti ha stabilito che la funivia di Casalotti non si farà. Si ritorna all’ipotesi del People Mover proposto da Veltroni nel 2011.
A cura di Beatrice Tominic
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Si è da poco tenuta la riunione della Commissione Mobilità di Roma Capitale: all'ordine del giorno, la votazione in aula per l'approvazione del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile per la città di Roma in cui appare anche la realizzazione della funivia fra Casalotti e Battistini. Dopo mesi di discussione e richieste, però, è arrivato il no da parte dell'assessore capitolino ai Trasporti Eugenio Patanè: "Ribadisco che non è una priorità per l’amministrazione, e non solo perché ci sarebbero ricorsi ma soprattutto per il tipo di tecnologia scelto – dice Patanè riguardo alla funivia di Casalotti – Noi non rinunceremo al finanziamento ma discuteremo con ministero per capire se si può usare quel finanziamento per altro, ad esempio per un people mover previsto nel 2011 dall’amministrazione Veltroni."

Roberto Gualtieri contro la funivia

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri non ne ha mai fatto un segreto: già prima della sua elezione, infatti, il primo cittadino della capitale aveva dichiarato che, una volta eletto, non avrebbe realizzato la funivia per Casalotti promessa dalla sindaca Virginia Raggi. Oggi, a qualche mese dal suo arrivo al Campidoglio, non ha cambiato idea.

"Stando alle voci di corridoio e alle dichiarazioni arrivate fino ad ora da parte del Partito Democratico romano, ci sarebbe la volontà di fare in modo che il progetto già approvato e finanziato dal ministero della funivia urbana non venga realizzato e di cercare di spostare la cifra stanziata su altre necessità", ha dichiarato qualche giorno fa a Fanpage.it Alessandro Flavioni dell'associazione Casalotti Libera.

Il prolungamento della metropolitana

Ciò che ha suggerito in un primo momento il sindaco Gualtieri è, invece, il prolungamento della linea A della metropolitana che oggi fa capolinea nella stazione di Battistini. "Di questa infrastruttura, però, esiste soltanto l'idea: il collegamento riguarderebbe un prolungamento della metropolitana soltanto fino a Torrevecchia e non arriverebbe a Casalotti – dichiara sempre Flavioni – inoltre manca ancora il progetto e il finanziamento: in pratica, potrebbe essere costruita anche fra 20 o 30 anni."

Oltre al disagio per i cittadini, che sarebbe destinato a continuare per tempi molto più lunghi rispetto alla funivia che, invece, potrebbe essere realizzata anche in appena 5 anni, esistono numerosi studi a sostegno della funivia proposta da Raggi: "Le spese necessarie per prolungare un'eventuale metropolitana fino al quartiere di Casalotti non sarebbero comunque sostenibili perché manca l'utenza minima per giustificare questa spesa. A questo si aggiunge anche la valutazione geologica del sottosuolo: nel territorio che collega Torrevecchia a Casalotti sono presenti troppe caverne e cavità che potrebbero creare difficoltà."

Una terza alternativa c'è, ma manca lo spazio

A queste opzioni, però, spesso si è aggiunta anche una terza che, però, è irrealizzabile già in partenza: "L'alternativa, cioè creare una linea di superficie con corsie dedicate o di trasporti a valore aggiunto, non è fattibile perché manca lo spazio sulla via Boccea, già oggi a due corsie e contornata da negozi – ha spiegato a Fanpage.it lo stesso Flavioni – Lo stesso ministero ha valutato la funivia urbana tecnicamente, fattivamente ed economicamente come l'unica soluzione possibile: il percorso del progetto è stato già completamente ultimato e questa presa di posizione per noi è chiaramente politica e strumentale."

Il ritorno al people mover proposto da Veltroni

Nel corso della Commissione Mobilità di Roma Capitale che si è tenuta ieri, invece, l'assessore Eugenio Patanè ha proposto, in sostituzione alla funivia voluta dall'ex sindaca Virginia Raggi, il ritorno al people mover, conosciuto anche come automated people mover, APM, spesso utilizzato nei collegamenti fra terminal aeroportuali, negli ospedali o nella metropolitana. La volontà comune è, infatti, quella di non perdere i fondi che sono stati ottenuti per la realizzazione della funivia, ma di spostarli per un altro progetto. "Porteremo a casa quel finanziamento ma magari con una nuova tecnologia. Posto che quella zona va servita", ha infatti specificato Patanè nel corso della Commissione.

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