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Stupro di Primavalle, parla la ragazza violentata a Capodanno: “Denuncio per me e tutte le vittime”

La ragazza violentata a una festa di Capodanno a Roma ha parlato in aula in audizione protetta. Unico imputato, per il momento, è Patrizio Ranieri.
A cura di Natascia Grbic
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"Ho denunciato e deciso di affrontare il processo non solo per me, ma per tutte le donne vittime di violenza. Ce la sto mettendo tutta affinché queste cose non succedano più a nessuno e voglio diventare un avvocato per difendere le donne vittime di abusi". Lo ha dichiarato oggi in aula Sara (il nome è di fantasia, ndr), la ragazza violentata a Roma la notte di Capodanno 2020 da alcuni suoi coetanei. La giovane, che oggi ha diciannove anni, è stata ascoltata in audizione protetta nel corso dell'udienza che vede oggi come imputato Patrizio Ranieri.

All'epoca Sara aveva sedici anni. Le indagini, anche su un presunto giro di droga intorno alla festa che si consumò nella villetta di Primavalle, non sono ancora concluse e Ranieri potrebbe non essere più l'unico imputato per lo stupro.

La ragazza si è costituita parte civile nel processo con l'associazione Bon't Worry che le ha fornito sin dall'inizio assistenza psicologica e legale. "È un processo pesante per tutti. La ragazza è ora che abbia un po' di tranquillità e torni a vivere una vita serena. È brava e siamo molto orgogliosi della sua forza. Stamani era molto tesa ma ha dimostrato ancora una volta di avere coraggio, carattere e sensibilità", ha dichiarato Bo Guerreschi, la presidente dell'associazione.

La notte di Capodanno 2020 Sara è stata violentata da diversi ragazzi presenti nell'abitazione mentre versava in stato di totale incoscienza. Derisa, umiliata e stuprata, non è stata aiutata da nessuno in quell'abitazione. Quando i suoi ‘amici' hanno saputo che aveva denunciato l'hanno isolata e fatto quadro con chi ha abusato di lei. Da allora non ha più vissuto in Italia, ma in una comunità protetta, dove ancora adesso sta tentando di riprendersi psicologicamente per l'accaduto.

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