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Stalking alla collaboratrice della ministra Carfagna: “Sei un mostro e una donna senza scrupoli”

È finita a processo per stalking e diffamazione Barbara Ciarrapico, specializzata nel settore turistico, che ha perseguitato con email offensive una collaboratrice della ministra Carfagna.
A cura di Alessia Rabbai
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Barbara Ciarrapico, cinquantanove anni, economista specializzata nel settore turistico, è finita a processo per stalking e diffamazione nei confronti di una collaboratrice della ministra per il Sud Mara Carfagna. Come riporta Il Messaggero le avrebbe mandato email persecutorie, nelle quali, come presente nel capo d'imputazione, le scriveva di essere "un mostro", "una donna senza scrupoli" e "arrivista", provocandole per anni uno stato di ansia e paura. Secondo quanto ricostruito il comportamento di Ciarrapico sarebbe dovuto al fatto che avrebbe copiato un suo progetto sul rilancio dell'entroterra abruzzese di un piccolo borgo con 200 abitanti, quando la vittima ricopriva un ruolo dirigenziale alla Regione Abruzzo. Un progetto che avrebbe visto delle promesse di finanziamento poi disattese e che non è stato mai accettato. Ciarrapico ha inoltre ricevuto il divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Le email con le offese anche alla ministra Carfagna

I presunti episodi di stalking sarebbero andati avanti per quattro anni, fino a settembre 2021. Ciarrapico avrebbe accusato la donna di averle sottratto e copiato il suo progetto, dopo essere stata rassicurata che avrebbe ricevuto i finanziamenti necessari per realizzarlo. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine dalle forze dell'ordine e dalla Procura della Repiubblica la parte lesa stava stava per terminare l'incarico ai vertici della Regione Abruzzo quando Ciarrapico l'avrebbe perseguitata inviandole continue email, anche contenenti offese. I messaggi oltre alla sua casella di posta sarebbero inoltre arrivati anche a quella della ministra Carfagna, per la quale la vittima ad oggi lavora. Ciarrapico rinviata a giudizio dal giudice dell'udienza preliminare ora la cinquantanovenne dovrà rispondere delle accuse a suo carico.

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