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Sgrida padre e figlio ‘zozzoni’ mentre scaricano calcinacci in strada e viene aggredito

Sono finiti nei guai, denunciati a piede libero due romani, padre e figlio, ritenuti presunti autori di un’aggressione nei confronti di un cittadino, che li ha sgridati mentre scaricavano calcinacci dalla loro macchina al Trullo. Il 58enne li ha ripresi con lo smartphone e glielo hanno strappato dalle mani.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Hanno aggredito un residente, che li ha sgridati mentre scaricavano calcinacci in strada in zona Trullo a Roma. I fatti risalgono alla scorsa domenica 12 settembre. A finire nei guai un ventottenne e un cinquantaduenne, padre e figlio, entrambi romani già noti alle forze dell'ordine, che i carabinieri hanno denunciato a piede libero per lesioni personali in concorso, rapina aggravata in concorso e danneggiamento. La denuncia è scattata dopo la segnalazione fatta dal residente, che si è recato in caserma e ha raccontato ai militari quanto appena subito. Secondo quanto ricostruito il cinquantottenne al momento dell'aggressione si trovava in strada al Trullo quando ha notato il loro strano comportamento. Insospettitosi, li ha osservati e li ha scoperti mentre abbandonavano calcinacci in strada, scarti edili che invece andrebbero smaltiti portandoli in un'isola ecologica. I due agivano indisturbati, convinti di non essere visti.

Il cinquantottenne, vedendo che i due stavano compiendo un gesto irrispettoso nei confronti della città, inquinando l'ambiente e sporcando la strada, li ha rimproverati riprendendoli con lo smartphone per documentare l'accaduto e avere delle prove di quanto stavano facendo. Ma il suo gesto non è sfuggito ai due ‘zozzoni' che alla vista del telefonino lo hanno aggredito, strappandoglielo dalle mani per poi salire in auto e scaraventarlo dal finestrino. Il cellulare caduto a terra dalla vettura in corsa è andato completamente distrutto. I militari hanno ascoltato il suo racconto e in base alle informazioni fornite dal cinquantottenne e dalla descrizione dei due aggressori, nel giro di pochi giorni li hanno identificati e hanno informato la Procura della Repubblica di Roma.

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