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Roma-Lido e Roma-Viterbo da incubo per i pendolari: tra le peggiori linee d’Italia

Roma Lido e Roma Viterbo sono fra le linee ferroviarie peggiori d’Italia: lo afferma Legambiente nel suo report Pendolaria 2023.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto da Facebook.
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Secondo Legambiente, fra le dieci linee ferroviarie peggiori d'Italia ci sono la Metromare, ex Roma Lido e la Roma- Viterbo, che collegano rispettivamente il centro città al litorale e la capitale alla provincia più settentrionale del Lazio.

A comunicarlo è proprio l'associazione all'interno dell'ultimo report Pendolaria 2023 pubblicato ieri. Il rapporto è dedicato ai treni regionali e locali, al pendolarismo ed alla mobilità urbana: la scelta di redigere questo documento annuale è stata effettuata per contribuire a creare un trasporto ferroviario regionale e locale moderno, per città meno inquinate e più vivibili.

Il focus sul Lazio e la metropolitana di Roma

Il report propone una visione generale di quella che è la situazione del nostro Paese, ancora provato dalla pandemia, come confermano i dati: nel 2019 i viaggiatori che si muovevano a bordo delle metropolitane presenti in sette città italiane, fra cui Roma, erano più di tre milioni. Dal 2020, invece, il numero è diminuito del 45,3% nella regione Lazio.

Il ritardo infrastrutturale del nostro Paese rispetto al resto dell'Europa è enorme. Le linee della metropolitana si fermano a 254 chilometri, mentre in Regno Unito, Germania e Spagna superano i 600: 291 e 225 chilometri sono quelli che attraversano rispettivamente Madrid e Parigi. Anche le tramvie sono pochissime: 397 in Italia contro le 835 della Francia e ile 2.039 della Germania; stessa situazione per le ferrovie suburbane con 740 chilometri in Italia, contro i 2.038 della Germania, i 1.817 del Regno Unito e 1.443 in Spagna. E il distacco aumenta fra nord e sud: attualmente non esiste, ad esempio, un collegamento diretto che possa unire la città di Napoli a quella di Bari e molte infrastrutture sono chiuse e inagibili da anni, mai riparate dopo i danneggiamenti subiti.

Confrontando la metropolitana di Roma con quella delle capitali europee lo stacco è ancora più netto: i chilometri nella capitale sono 60,6 con 73 stazioni contro i 156,1 con 175 stazioni di Berlino; i 470,6 chilometri con 387 stazioni di Londra e i 291,3 e 301 stazioni di Madrid. Persino Milano supera Roma, con i suoi 102,1 chilometri e le 119 stazioni, ma anche altre città europee come Monaco di Baviera e Barcellona.

La nuova Metromare ancora fra le peggiori d'Italia

È lunga 28,3 chilometri e rappresenta l'infrastruttura principale per i collegamenti fra il litorale di Ostia e la città, con il suo capolinea alla stazione di di Porta San Paolo: la Roma- Lido, oggi rinominata Metromare e gestita da Cotral, con le sue 13 fermate dovrebbe essere una linea strategica per la mobilità dell’area romana, è oltre un decennio che si assiste ad un costante peggioramento per la vita dei pendolari.

Come si legge su Pendolaria, un caso emblematico si è avuto nello scorso dicembre, mese da incubo. Il 22 dicembre 2022 su un totale di 38 corse, ne sono saltate almeno 18 a causa di un treno rotto: solo 4 treni sono rimasti in servizio per tutta la linea. A questi disagi e alla già assurda tabella di frequenze, che prevede treni ogni 23 minuti, si sono aggiunti anche ritardi spesso non comunicati con attese fino a 30 minuti reali. Il 15 dicembre, invece, è avvenuto un blocco del servizio in piena ora di punta, dalle 6.40 alle 7.40, a causa di un calo di tensione: anche pochi giorni prima, ad inizio del servizio, si era verificato lo stesso problema.

La situazione diventa ancora più drammatica in estate: il 15 luglio, la circolazione dei treni è andata avanti con lentezza, con attese dai 35 ai 50 minuti, corse soppresse e nuovi orari diversi da quelli riportati sul display.

Come viene ricordato, il Comitato pendolari della Roma-Lido continua il suo impegno per chiedere migliori condizioni del servizio: è stata lanciata una petizione per chiedere di rispettare il cronoprogramma, la messa in sicurezza e l'ammodernamento dell'intera rete ferroviaria. Ma per ora, fra le peggiori linee ferroviarie, la Roma-Lido viene presentata come seconda nel report di Legambiente, subito dopo le ex linee della Circumvesuviana.

Roma nord-Viterbo: un altro incubo per i pendolari del Lazio

Anche la linea ferroviaria che collega Roma nord a Viterbo risulta fra le peggiore del nostro Paese. Anche in questo caso la gestione è passata in estate da Atac a Cotral. Diversi chilometri in più, invece, la rendono più lunga dalla precedente: con 12,5 di servizio urbano e 89,4 di servizio extraurbano, percorre 101,9 chilometri. Per la prima tratta il tempo di percorrenza è di 22 minuti, per la seconda di 155 e ai tempi lunghi si aggiungono anche le condizioni di viaggio sono pessime. Il 29 settembre sono saltate 80 corse, cioè la metà di quelle previste per l'intera giornata e nei primi 4 mesi del 2022 se ne contano 2.700 soppresse: spesso fra Montebello e Viterbo il treno viene sostituito da un bus. A questa situazione e alle attese lunghissime, si aggiunge anche il problema delle biglietterie, chiuse in molte stazioni.

Stazione Vigna Clara: l'unica nota di merito per Roma

All'interno del report, però, sono riportati anche gli esempi positivi. Fra questi, nessuno riguarda la regione Lazio, mentre nella sezione dedicata alle nuove aperture un esempio riguarda la città di Roma: si tratta della stazione di Vigna Clara, realizzata per i mondiali del 1990 e chiusa al termine dell'evento sportivo.

Dopo 32 anni la stazione è stata riaperta lo scorso giugno: "Permetterà di collegare gli abitanti della periferia nord di Roma con la fermata della metro A Valle Aurelia in meno di dieci minuti e con la stazione di San Pietro in meno di 15 minuti, in modo da facilitare gli spostamenti dei pendolari verso il centro della città – viene spiegato nel report – Sono stati attivati anche i 22 km di percorso tra Vigna Clara e Ostiense garantendo così il collegamento con la metro B alla stazione Piramide".

Le prossime opere fra PNRR e Agenda 2030

Come ricorda il report, prossimamente saranno realizzate nuove opere a Roma e nel Lazio utilizzando i fondi del PNRR. Con questi finanziamenti è prevista la conversione della linea Roma-Lido e del tratto urbano della Roma Nord-Viterbo con il raddoppio della stessa e la realizzazione delle tramvie Termini-Vaticano-Aurelio; della linea Ponte Mammolo-Subaugusta; la conversione linea Laziali-Giardinetti con prolungamenti a Termini e Tor Vergata e la linea Tiburtina-Ponte Mammolo.

Secondo i progetti, inoltre, entro il 2030 sarà realizzato il prolungamento della linea A Battistini-Monte Mario; quello della linea B Rebibbia-Casal Monastero; della linea B1 Jonio-GRA e la linea C Fori Imperiali-Grottarossa. Per quanto riguarda le costruzioni tramvie, infine, sono in attesa di essere realizzate, entro il 2030, le linee Anagnina-Tor Vergata-Torre Angela; Marconi-Subaugusta; Angelico-Auditorium e Piazza Vittorio-Piazza Venezia.

I lavori sulla linea suburbana con l'apertura della nuova stazione del Foro Italico porteranno alla chiusura a Nord dell'anello ferroviario. A questi, infine, si aggiungono i lavori per il quadruplicamento Capannelle-Ciampino.

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