Ragazza violentata dopo una festa a Ponte Milvio: “Nello shottino c’era la droga dello stupro”
Una festa in un locale di Ponte Milvio, Roma, con gli ex colleghi dell'università. Una rimpatriata a due anni di distanza dalla laurea. Tutti bevono e mangiano, poi un ragazzo di 28 anni e una ragazza si ritrovano da soli al bancone. Lui offre da bere uno shottino a lei, che da quel momento non ricorda niente della serata. Ma gli investigatori non sembrano avere dubbi: c'è stata violenza e forse l'uomo ha messo il ghb, la cosiddetta droga dello stupro, nel bicchierino di superalcolico che ha bevuto la ragazza. L'accusa nei confronti del 28enne è quella di violenza sessuale.
Uno shottino poi il vuoto: ipotesi droga dello stupro
Stando a quanto riporta Giuseppe Scarpa su La Repubblica, la violenza sarebbe avvenuta nella notte del 15 novembre 2021. Dopo aver bevuto quello shottino, Francesca (nome di fantasia), si è svegliata a casa del 28enne. Appena ha ripreso conoscenza, ha raccolto le sue cose ed è scappata. Dopo alcuni giorni, ha deciso di andare a denunciare il fatto alla polizia. Le indagini non hanno potuto purtroppo accertare la presenza di Ghb, perché era passato troppo tempo dalla presunta assunzione al test effettuato. Da parte sua, il presunto responsabile della violenza ha respinto ogni accusa. Ha detto che il rapporto sessuale c'è stato, ma consenziente e non violento. Nessuna droga dello stupro, nessuno stupro. Ma secondo Francesca nello shottino c'era qualcosa, dal momento che non ricorda cosa sia successo quella notte e, soprattutto, subito dopo aver bevuto la testa ha cominciato a girarle. I pm dovranno a questo punto decidere se chiedere il rinvio a giudizio del 28enne.