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Presidio al Miur per Cloe Bianco, la prof suicida vittima di transfobia: “Non deve accadere più”

Lavoratori, attivisti, studenti e insegnanti si sono trovati stamattina davanti il ministero dell’Istruzione per ricordare Cloe Bianco, la professoressa morta suicida il 10 giugno perché vittima di transfobia.
A cura di Natascia Grbic
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La vicenda di Cloe Bianco, la professoressa morta suicida all'interno della sua roulotte, la sua ‘piccola casa con le ruote' come la chiamava lei, ha suscitato una forte ondata d'indignazione in tutta Italia. A Roma, davanti il ministero dell'Istruzione, si sta svolgendo un presidio ‘rumoroso' di lavoratori, attivisti, studenti e insegnanti non solo per ricordare Cloe, ma anche per chiedere una scuola più inclusiva e accogliente. Davanti al Miur ci sono cartelli, casse e uno striscione con scritto: "Mai più, per Cloe e per tuttə noi".  "In pieno pride month, siamo statə raggiuntə dalla notizia del suicidio di Cloe Bianco, insegnante di fisica discriminata e demansionata nella scuola in cui lavorava perché donna trans – spiegano le attiviste di Non una di meno, oggi presenti al presidio – Il suicidio di Cloe testimonia ancora una volta che la violenza non è un fatto privato ma strutturale, istituzionale e si riproduce socialmente".

Cloe Bianco si è tolta la vita il 10 giugno. Il corpo della donna è stato trovato nel camper dove abitava, carbonizzato in seguito all'incendio che ha devastato il mezzo. Demansionata nella scuola dove lavorava in seguito alle lamentele di un genitori, è stata negli anni successiva vittima di comportamenti transfobici, che alla fine l'hanno portata ad allontanarsi dal mondo del lavoro, dalla famiglia, dagli amici e dalle conoscenze.

"Oggi la mia libera morte, così tutto termina di ciò che mi riguarda. Subito dopo la pubblicazione di questo comunicato porrò in essere la mia autochiria, ancor più definibile come la mia libera morte", ha scritto Cloe nel suo blog, annunciando di fatto il suo suicidio. "In quest'ultimo giorno ho festeggiato con un pasto sfizioso e ottimi nettari di Bacco, gustando per l'ultima volta vini e cibi che mi piacciono – si legge nel posto di addio – questa semplice festa della fine della mia vita è stata accompagnata dall'ascolto di buona musica nella mia piccola casa con le ruote, dove ora rimarrò. Ciò è il modo più aulico per vivere al meglio la mia vita e concluderla con lo stesso stile. Qui finisce tutto".

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