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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Omicidio Luca Sacchi, la pm: “Da Anastasiya menzogne, mistificazioni e depistaggi”

La pm: “Giovanni Princi ha tenuto un comportamento ostativo all’accertamento della verità dei fatti. E Anastasiya Kylemnyk ha mentito e cambiato versione più volte”.
A cura di Enrico Tata
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Giovanni Princi "ha tenuto un comportamento ostativo all’accertamento della verità dei fatti. E Anastasiya Kylemnyk ha mentito e cambiato versione più volte. Per fortuna i depistaggi non hanno colto nel segno e oggi si è potuto chiarire il contesto in cui è maturato l’omicidio". Così la pm Giulia Guccione durante la requisitoria nell'udienza del processo per l'omicidio di Luca Sacchi, ucciso il 23 ottobre del 2019 a Roma. Secondo la pm questo omicidio "ha suscitato un clamore strumentalizzato anche dalle forze politiche. C’è chi in questo processo ha mistificato i fatti creando dei veri e propri depistaggi".

La vicenda di Luca Sacchi "è una storia paradossale perché fin dalle prime battute Luca, la vittima, è stato fatto passare per l'accusato. Per questo oggi mi sento obbligata a fornire la verità processuale che risulta dalle carte. Perché è stato ucciso ? Il motivo a me ad oggi sfugge. Lo zaino era nelle mani di Paolo Pirino. Il grilletto è stato premuto da Valerio del Grosso con gratuita violenza, non c'era motivo". Mentre la pm ricostruiva in aula le fasi del delitto, i genitori di Sacchi sono usciti in lacrime dall'aula bunker di Rebibbia.

L'omicidio di Luca Sacchi

Luca Sacchi è stato ucciso da un colpo di pistola sparato da Valerio Del Grosso, l'autore materiale dell'omicidio. Insieme al suo complice Paolo Pirino stava portando a termine uno scambio soldi-droga con Giovanni Princi e Anastasya. Del Grosso e Pirino avevano però pensato di trasformare lo scambio in una rapina. Sacchi ha provato a reagire forse per difendere la sua fidanzata e Del Grosso ha sparato. La pistola con cui è stato commesso il delitto è di proprietà del padre di Marcello De Propris, accusato anche lui dell'omicidio di Sacchi. De Propris, infatti, secondo i pm è colui che ha organizzato lo scambio e, questo è emerso da alcune intercettazioni, forse sapeva che lo scambio si sarebbe trasformato in una rapina e, forse, proprio per questo ha consegnato la pistola a Del Grosso e Pirino.

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