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Morte del carabiniere Mario Cerciello Rega a Roma

Omicidio Cerciello Rega, procura chiede ergastolo per Elder e riduzione condanna a 24 anni per Hjorth

“Hjorth ha programmato tutto l’intervento, ma non è l’autore materiale”, ha dichiarato il sostituto procuratore generale Vincenzo Saveriano nel corso dell’udienza del processo d’appello sulla morte di Mario Cerciello Rega.
A cura di Enrico Tata
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La procura chiede di confermare l'ergastolo per Finnegan Lee Elder, ma chiede di ridurre la condanna per Gabriel Natale Hjorth a 24 anni. "Hjorth ha programmato tutto l'intervento, ma non è l'autore materiale. Per questo, chiedo la riforma della sentenza di primo grado con il riconoscimento delle attenuanti generiche", ha dichiarato il sostituto procuratore generale Vincenzo Saveriano al termine della sua requisitoria nel corso dell'udienza del processo d'appello sulla morte di Mario Cerciello Rega. 

"Noi contestiamo la sentenza di primo grado, lui non ha commesso il delitto", hanno ribadito anche gli avvocati di Hjorth, Fabio Alonzi e Francesco Petrelli.

L'omicidio di Mario Cerciello Rega

Il vicebrigadiere dei carabinieri è stato ucciso con undici coltellate da Elder il 26 luglio 2019 davanti a un hotel in zona Prati a Roma. In primo grado i due ragazzi americani sono stati condannati entrambi all'ergastolo. Secondo il procuratore generale Saveriano Elder ha inflitto "una sofferenza senza alcuna pietà su un carabiniere, con 11 coltellate, affondando fino alle costole".

La mamma di Elder: "Speriamo davvero che la verità venga alla luce"

La madre di Elder ha parlato fuori dal tribunale e ha dichiarato ai cronisti presenti: "Speriamo che questo processo riveda le anomalie e le informazioni sbagliate emerse in primo grado. Speriamo davvero che la verità venga alla luce e che le contraddizioni uscite nel primo processo su questa immensa tragedia, vengano corrette. Esprimo profondo dolore e sofferenza per la famiglia del carabiniere Cerciello". Ai microfoni di Fanpage.it i legali del ragazzo hanno ribadito la loro versione dei fatti: "Secondo noi c'è assolutamente la prova che i due carabinieri non si sono identificati e che comunque i due ragazzi non avevano capito che davanti a loro c'erano due rappresentanti delle forze dell'ordine".

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