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Euroma 2, negozianti costretti a pagare fino a 50mila euro per affitto: 3 indagati

Pretendevano fra i 20 e i 50mila euro di denaro per garantire il rinnovo dei contratti di affitto ai negozianti del centro commerciale Euroma 2: tre indagati.
A cura di Beatrice Tominic
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Estorsioni per rinnovare i contratti di affitto dei negozi all'interno del centro commerciale romano di Euroma 2, nel quadrante sud della capitale: questo è quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma ed eseguite dal comando provinciale della Guardia di Finanza della capitale.

Grazie all'intervento dei militari è stato disposto nei confronti di 3 soggetti gravemente indiziati il divieto di condurre attività professionali per impedire la reiterazione del reato, oltre al sequestro preventivo dei beni mobili, immobili e quote societarie.

Le misure ai danni dei tre soggetti indiziati

Poiché gravemente indiziati per estorsione e tentata estorsione, è stato disposto ai danni dei tre, in particolare, il divieto di conduzione di attività professionali alle dipendenze di imprese operanti nei settori della consulenza aziendale, imprenditoriale, amministrativo – gestionale e pianificazione aziendale, ma anche di affitto e gestione immobili e di esercizio di uffici direttivi per la durata di un anno. La decisione è stata presa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale Capitolino che ha emesso il provvedimento su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, in attesa del giudizio definitivo. Adesso, al posto dei tre soggetti indagati, per garantire l'operatività del centro, sono stati nominati due amministratori giudiziari.

Il sequestro preventivo dei beni, disposto in via d'urgenza, invece, riguarda le loro quote societarie e il patrimonio aziendale di 3 imprese, 8 unità immobiliari, 4 autoveicoli e disponibilità finanziarie di due degli indagati per un totale di circa 2 milioni di euro: queste proprietà risultano sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati.

Le indagini

Le indagini della Guardia di Finanza sono partite dopo la denuncia di un imprenditore: i militari hanno indagato per diverso tempo per ottenere il maggior numero di informazioni possibile sulle richieste estorsive per il rinnovo dei contratti di affitto dei negozi dentro al centro commerciale da parte del responsabile e dei dipendenti delle società incaricate dalla proprietà del centro, estranea alla vicenda, di gestire gli affitti della struttura.

I tre avrebbero preteso somme di denaro fra i 20 e i 50mila euro per far ottenere il rinnovo dei contratti di affitto dai negozianti: le cifre, però, sarebbero anche aumentate in occasione dei rinnovi successivi.  Nel corso delle verifiche, uno degli indagati è stato fermato in tarda serata mentre usciva dall'abitazione di uno degli imprenditori: i militari della Guardia di Finanza lo hanno trovato in possesso di 49mila euro in contanti, anche questi sequestrati.

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