Mazzette in cambio di appalti per il Tribunale di Roma: 9 a processo tra imprenditori e funzionari

Sarebbero coinvolti in un giro di mazzette scambiate per ottenere appalti per la manutezione del Tribunale di Roma e di altri edifici pubblici della Capitale. Il giudice dell'udienza preliminare ha rinviato a giudizio nove persone tra imprenditori e funzionari pubblici, che ora dovranno rispondere delle accuse contestate. Il processo nei confronti dei nove imputati inizierà il 20 settembre 2023, quando dovranno presentarsi in aula davanti al giudice. Per l'imprenditore Gaspare de Blasi, difeso dall'avvocato Giuseppe Cincioni, il dirigente pubblico Luigi Fazzone e la dirigente Cira Stefanelli è arrivata l'assoluzione. In particolare nei confronti di Fazzone il gup ha stabilito che "il fatto non sussiste", mentre per gli altri due "il fatto non costituisce reato".
Gli imputati coinvolti in un giro di mazzette in cambio di appalti
Il pubblico ministero Erminio Amelio aveva chiesto per de Blasi una condanna a tre anni di reclusione, per Fazzone una pena di due anni e quattro mesi, mentre per Stefanelli due anni e otto mesi. Erano accusati rispettivamente a seconda dei casi dei reati di corruzione e turbativa d'asta. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2013 e il 2017. Quattro gli anni durante i quali per l'accusa si sarebbero verificati i presunti episodi illeciti. Gli imputati infatti sono ritenuti coinvolti in un giro di mazzette, soldi che sarebbero stati dati in cambio dell'ottenimento di alcuni appalti, che servivano per interventi di ristrutturazione del Tribunale di Roma e di altri edifici della Capitale. Un giro che poi è venuto allo scoperto e sono partite le indagini delle forze dell'ordine coordiante dalla Procura, che hanno poi condotto a nove rinvii a giudizio.